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SAN MAURIZIO. Scuola media e elementare, serve l’adeguamento sismico

SAN MAURIZIO. Scuola media e elementare, serve l’adeguamento sismico

Franco Picat Re assessore all’Edilizia Scolastica

L’amministrazoine comunale interverrà per l’adeguamento sismico della scuola media Remmert e la scuola elementare Pagliero.

Nonostante le dovute verifiche di stabilità siano risultate positive e nonostante la zona sia caratterizzata da un basso rischio sismico, le scuole di San Maurizio non soddisfano tutti i parametri antisismici e per questo motivo si è deciso di aderire ad un bando, con scadenza nell’11 di maggio, che prevede l’apporto di fondi regionali per la regolarizzazione di detti edifici.

Così, nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale, è stata approvata una modifica al piano triennale delle opere pubbliche.

Nello specifico, come illustrato dal consigliere per l’edilizia scolastica Franco Picat Re, i lavori nell’ambito della scuola media Remmert prevedono, oltre all’adeguamento sismico dell’edifico originario, la demolizione e ricostruzione degli spogliatoi e dei servizi connessi alla palestra con conseguente ottimizzazione degli spazi interni, la razionalizzazione dei servizi igienici e l’inserimento di un servizio per  disabili, nell’ottica di un abbattimento delle barriere architettoniche. Il progetto, con un costo totale di 510 mila euro, è stato approvato dalla Giunta Comunale per intervenire nel 2018.

Realizzato anche per la scuola elementare Pagliero, un opportuno progetto di adeguamento, che prospetta tempistiche più estese ma non richiederà tuttavia la sospensione delle lezioni in quanto realizzabile anche con la presenza dei bambini e delle insegnanti all’interno. Nel caso in cui venga finanziato, questo secondo intervento sarà messo in atto nel 2019, con un costo previsto di 945 mila euro.

Ero presente quando hanno fatto le prove di stabilità e risultano positive - ha assicurato Picat Re - e attualmente le scuole non sono pericolose. Vorremmo inserire nel progetto, se possibile, anche il rifacimento della palestra, perché anche se attualmente stabile, non è a norma nel contesto di questo tipo di intervento”.

Gli interventi dei consiglieri di minoranza non si sonof atti attendere.

Si è ritenuto di integrare il regolamento delle opere pubbliche con adeguamenti sismici, la sicurezza di quei luoghi è importante, però ove ci siano riqualificazioni che interessano la collettività, e non è il caso delle scuole, si pensi sempre che sono luoghi appartenenti ai cittadini- ha commentato la pentastellata Patrizia Battagliotti - e devono essere il più possibile inclusivi e accessibili a tutti come luoghi di aggregazione, ad esempio il giardino del palazzo comunale e le zone verdi, che a San Maurizio sono ancora relativamente poche”.

E’ giusto che questo intervento si faccia ed è giusto che si partecipi al bando regionale - si è espresso Roberto Canova -  in questo modo riusciremmo ad avere sovvenzioni e fondi che altrimenti sarebbero un costo per il Comune.  Ma per la palestra l’amministrazione faccia uno sforzo anche se non dovesse venire accettato dal bando. Riprendendo il discorso della consigliera Battagliotti sul giardino del Comune invece, mi aspettavo anche io una maggiore fruibilità di questo spazio e tutto sommato con l’intervento previsto viene sostituito ciò che c’è già, lo trovo riduttivo, ma se l’amministrazione ha fatto queste scelte ci saranno delle motivazioni”.

Le parole del sindaco Paolo Biavati, in risposta agli interventi: “Sottolineo ulteriormente che le nostre scuole sono sicure e hanno risposto positivamente alle prove di staticità e sicurezza delle strutture, ma è cambiata la normativa antisismica rispetto a quando sono state realizzate. Stiamo intervenendo sia sul patrimonio comunale sia sulla viabilità con l’abbattimento delle barriere architettoniche, un lavoro che richiede tempo e risorse. L’impegno dimostrato in questi anni nell’affrontare serie questioni di sicurezza e accessibilità e una maggiore piacevolezza nel condividere gli spazi, deve essere compatibile con le prescrizioni della sovrintendenza, in quanto si andrebbe ad intervenire sul giardino di un palazzo del 600, suscettibile a restrizioni”.

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