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IVREA. Troppi cellulari in carcere. E' allarme sicurezza

IVREA. Troppi cellulari in carcere. E' allarme sicurezza

Carcere di Ivrea

L'episodio di questa mattina è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nella casa circondariale di Ivrea,  all'interno del piede di un letto posto in una cella, è stato rinvenuto un cellulare. Si tratta dell'ottavo nel giro di un anno. Tutti erano completi di scheda sim e carica batterie costruiti artigianalmente. A dare la notizia è il Segretario Generale dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci, che dichiara che l'alto numero di apparecchi telefonici cellulari rinvenuti all'interno della Casa Circondariale di Ivrea è stato possibile "solo grazie all'acume e all'alta professionalità della Polizia Penitenziaria". "Erano nascosti con le modalità più varie e nei punti meno accessibili del complesso penitenziario e questo fa pensare che quello di Ivrea possa considerarsi uno degli istituti di pena maggiormente a rischio, in termini di sicurezza sul territorio nazionale, in quanto è ben nota la stretta aderenza tra chi sconta la pena all'interno delle carceri e molte delle azioni criminali che vengono poste in essere all'esterno in danno della collettività, soprattutto se chi sta in carcere riesce a comunicare, o peggio, ad impartire ordini a chi è fuori. Ovviamente a nulla è valso per il personale di Polizia Penitenziaria di Ivrea il richiedere strumenti elettronici di controllo ovvero dissuasori che impediscano comunicazioni non lecite tra il carcere e l'esterno ed è solo grazie alla perizia, oltre che all'esperienza della Polizia Penitenziaria, che ancora oggi si riesce a trovare la maggior parte di tali apparecchi telefonici".
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