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VENARIA. Divieto di Noia alla Concordia

VENARIA. Divieto di Noia alla Concordia

Alcuni dei piccoli protagonisti della serata al Teatro Concordia di Venaria

Con una grande festa al teatro della Concordia, si è concluso il progetto “Memoria del territorio: nuove prospettive su Casa Mia” dell’associazione Divieto di Noia.

Un progetto innovativo, fortemente voluto dalla venariese Francesca Chiadò - che ha addirittura redatto una tesi di laurea sulla Snia Viscosa - e subito “sposato” dalla presidente Marilena Cuna e dal suo gruppo. Un progetto che in questi mesi è sfociato in un lavoro nelle scuole, assolute protagoniste di questo percorso.

Volevamo raccontare la storia della più importante industria venariese. Che ha fatto la storia della nostra città e che ne ha permesso la sua evoluzione ed espansione. E’ la storia di una Venaria che non c’è più ma che ha dato lavoro a migliaia di persone, provenienti da ogni parte d’Italia”, raccontano Cuna e Chiadò.

Nel corso delle settimane, le volontarie e i volontari dell’associazione hanno portato in giro per la città gli studenti proprio per far scoprire loro i luoghi simbolo di quella “avventura”, come case e stabilimenti “ma anche i tanti aneddoti raccolti in questi anni, le fotografie, e tutto quello che ha permesso di raccontare con dovizia di particolari e in modo corretto la Snia e la sua storia”.

Alla festa finale erano anche presenti il sindaco Roberto Falcone, l’assessore Antonella D’Afflitto e il dirigente del I e II Circolo, Ugo Mander. Falcone, a nome dell’amministrazione comunale, ha lodato l’iniziativa, unica nel suo genere, e il fatto che siano state coinvolte le scuole.

E con loro i veri protagonisti: le scuole. Ovvero la 4A della Gramsci, la 4B, 5A, 5B della Rigola, la 4A, 4C, 5A e 5B della Romero. Ad ognuno degli studenti è stato consegnato un diploma a ricordo di questa meravigliosa esperienza.

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