AGGIORNAMENTI
Cerca
22 Maggio 2018 - 20:37
Sono un centinaio le banconote false sequestrate dalla Guardia di Finanza di Torino nel territorio nelle Valli di Lanzo e nel ciriacese.
L’utilizzo della valuta falsa è stata accertata presso istituti bancari, centri commerciali ma anche piccoli esercenti dei comuni di Lanzo, Nole, Mathi, Corio, Ciriè, San Maurizio Canavese, San Carlo Canavese, Villanova Canavese e Favria.
In questi giorni, dopo il riconoscimento dell’effettiva falsità, effettuato dall’apposita Commissione Tecnica della Banca d’Italia di Torino, i Finanzieri della Tenenza di Lanzo hanno proceduto al sequestro della valuta falsa, che verrà concentrata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea per la successiva distruzione.
La maggior parte della cartamoneta oggetto di sequestro è rappresentata da tagli da 20 euro della prima serie.
Il falso di questo specifico taglio costituisce, infatti, circa il 40% degli esemplari ritirati in Italia.
“La falsificazione della valuta non conosce tregue, nonostante i nuovi segni distintivi introdotti siano sempre più difficoltosi da replicare da parte delle zecche clandestine. Privilegiare i pagamenti mediante bancomat e carte di credito consente certamente di non incorrere nello spiacevole inconveniente - comunica la Guardia di Finanza - Tuttavia, per favorire una quanto più possibile serena utilizzazione della cartamoneta, si rammenta che il primo metodo per scoprire se ci si trovi in presenza di una banconota o di una moneta contraffatta è prestare attenzione alle dimensioni, alla nitidezza e alla brillantezza dei colori, alla perfezione della stampa e agli effetti di chiaroscuro e di profondità delle immagini. Al riguardo bisogna ammettere che, sebbene in determinati casi sia piuttosto facile distinguere a occhio nudo i soldi falsi da quelli veri, spesso ci si accorge di avere tra le mani una banconota non genuina quando è ormai troppo tardi. Generalmente i falsari utilizzano materiale scadente rispetto a quello autorizzato dalla BCE. Stropicciando la banconota, infatti, si avverte un fruscio differente dal solito, che deve mettere in allerta. Diffidare quindi da banconote troppo rigide o lucide. Per quanto riguarda, invece, le banconote da venti Euro di ultima generazione riconoscere quelle false è più semplice: il primo passo è quello di utilizzare il tatto. La carta di quelle autentiche ha una consistenza ruvida. Sui lati corti, inoltre, sono presenti delle linee oblique in rilievo per facilitare il riconoscimento anche da parte degli ipovedenti. Bisogna controllare, poi, che sul lato corto sia presente una finestra trasparente con il ritratto della figura mitologica Europa”.
La Guardia di Finanza, che vigila costantemente su questi fenomeni illeciti, invita tutti i cittadini ad adottare gli accorgimenti necessari al fine di identificare le banconote false ed a segnalarne tempestivamente l’eventuale ritrovamento alle Autorità preposte.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.