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SETTIMO TORINESE. Sottopasso allagato e vandalizzato

SETTIMO TORINESE. Sottopasso allagato e vandalizzato

Carlo Rea

Adesso basta. E’ quello che pensano i pedoni e i ciclisti, obbligati, ogni giorno ad attraversare il sottopasso del cavalcavia 8 Agosto 1944, dove sopra passa l’autostrada Torino-Milano e la ferrovia ad alta velocità. Ogni settimana ci si imbatte in qualcosa di anomalo: vetri delle bottiglie, rotti e sparpagliati per danneggiare le ruote dei ciclisti, oppure i già noti allagamenti, dopo le piogge. Un luogo cruciale per raggiungere a piedi o in bici la zona industriale, ma sempre ridotto male. Appare come un collegamento a cui non si presta attenzione, con un rado di pulizia molto scarso. A questo si aggiungono gli atti vandalici di vario tipo, con scritte sui muri, rottura di lampade e furto delle telecamere interne “Quel sottopasso, purtroppo sin dalla sua nascita, ha una gestione non semplice, costruito dalla società dell’alta velocità, - dice il sindaco Fabrizio Puppo -  abbiamo ereditato una bella gatta da pelare, in quanto è sorto in un posto a misto campagna. Infatti i grossi dei problemi si possono trovare sul lato non asfaltato, e ciò rende difficile la vita delle pompe che entrano in azione per espellere l’acqua che si accumula. Polvere e terra tendono ad intasare questi strumenti e li rendono inutilizzabili. Infatti dopo le recenti piogge, essendosi rotte le pompe, si è accumulata una quantità d’acqua tale da renderlo inagibile. Poi per quanto riguarda il vandalismo, possiamo farci poco: in quanto anche le telecamere, non riescono ad essere da deterrente”.

Poi conclude con una possibile soluzione: “Ne discuteremo in consiglio comunale, pensando di appaltare questi tipi di lavori, da non confondere con la pulizia già affidata a Seta, alla Satap, il gestore dell’autostrada, in maniera di dare una continuità”.  I tecnici del Gruppo Cribari, l’azienda che esegue la manutenzione delle pompe, hanno confermato che la situazione, in caso di pioggia, rimarrà sempre critica: nelle vie circostanti non vi è un punto di raccolta delle acque piovane, che per forza di cose, defluiscono nel sottopasso, essendo il punto più basso, con le pompe che vanno in crisi, essendo sempre in funzione. Ed è per questo motivo che quando piove, la falda acquifera si innalza per molti giorni e le pompe vengono sollecitate più del dovuto. Finché i dispositivi funzionano va tutto bene ma non appena si intasano, l’acqua inizia a fuoriuscire dalla griglia, allagando quel tratto. Gli utenti che utilizzano il sottopasso sperano comunque in una soluzione rapida: quel tratto di strada è anche un biglietto da visita della città.

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