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24 Aprile 2018 - 12:23
La street art ha incontrato le tavolette da skate, simbolo di libertà e ribellione, vissuta in equilibrio su quattro piccole ruote. Il direttore della Biblioteca Archimede, Franco Orsola, ha messo a disposizione due vetrine per esporre undici pezzi disegnati da altrettanti artisti esperti in murales. La mostra collettiva, la prima di questo tipo, è stata organizzata dall’associazione CoFab Lab grazie all’impegno di Domenico Paparo, l’artista Xeno e da Jack Venticello, in collaborazione con Eterna Traccia. Alcuni di questi artisti sono gli stessi che disegnarono il muro perimetrale della scuola Gramsci di via Allende, nel 1998. A distanza di vent’anni, il bilancio è positivo: tutti quegli “street artist” hanno fatto strada, diventando dei nomi quotati nel mondo di questo tipo di espressione creativa. Le loro opere saranno esposte all’ingresso della biblioteca Archimede fino al termine del mese.
Hanno partecipato Dade (titolo dell’opera: Underground Spiritual Game), Xeno (Xeno Street Stories), Mr Fijodor (Emoticon), Jack Venticello (Friday 13), Orma il Viandante (Wake Up), Wens (My Myself and I), Bacon (Rivolto verso il sole), Shick (Quella fottuta moda), Andrea Rodolico (Fantasmi del silenzio), Lele Bianchi (Urban Ninja), Alessandro Booka (Role of Life).
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