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19 Aprile 2018 - 15:58
L’installazione a gennaio di quest’anno dei Velo Ok (per un totale, pare, di dieci-dodici mila euro) in via Chivasso a San Sebastiano è stata accompagnata dall’entusiasmo degli abitanti della via, celebre per sembrare più il rettilineo di un circuito di Formula 1 che una via paesana abitata: nella community facebook di San Sebastiano si cantava vittoria anche per i cani e i gatti del quartiere che grazie agli omini di plastica arancione avrebbero rischiato meno la vita nelle loro scorribande urbane. A tre mesi di distanza il morale è ancora alto? Non proprio: a quanto pare gli automobilisti impenitenti dopo un momento di sconcerto iniziale si ostinano a non alzare più di tanto il piede dall’acceleratore e il limite dei cinquanta resta ancora un miraggio, mentre cani e gatti dovranno continuare a fare affidamento sul proprio istinto. Il Velo Ok ha natura di deterrente psicologico, diventando pienamente operativo con l’impianto al suo interno dell’attrezzatura che rileva effettivamente la velocità delle auto, nel qual caso, tra l’altro, dev’esserci la presenza degli agenti che effettuano il controllo. Per il resto del tempo restano scatole vuote, i piloti sportivi lo sanno e corrono il rischio, rallentano un pò, giusto per non incorrere nel massimo della pena e per quel minimo rimorso di coscienza che gli dà un tremito al piede, ma poi sgasano via con un ghigno. Inoltre, la presenza di una pattuglia può essere rilevata dall’automobilista anche a distanza. Da vedere cosa succederà quando ci sarà la prima rilevazione di velocità ufficiale. Nel frattempo, vicino al municipio, all’ingresso di un’altra zona ad alta velocità che è frazione Caserma è spuntato un altro fungo arancio, in questo caso preceduto da un dissuasore posato a terra: i serpenti giallo/neri ti fanno pestare i freni, non c’è dubbio, ma la posizione del kit anti-Vettel, è corretta? O è troppo lontana dall’abitato? Altri cittadini, vista l’iniziativa presa per Via Chivasso, hanno reclamato lo stesso trattamento per le loro borgate, ma resta a questo punto da valutare, anche a seconda della tipologia di strada, il sistema migliore e più efficace.
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