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13 Marzo 2018 - 12:34
Se la Lega ha vinto indiscutibilmente le elezioni, distaccando notevolmente Forza Italia nella competizione interna al Centrodestra, c’è un Comune dove lo spoglio dei voti ha dato un esito plebiscitario per il Carroccio: è Ingria, dove i voti per Matteo Salvini hanno superato quota 60%, risultando così il paese più leghista d’Italia.
Un grande risultato che riempie di soddisfazione il sindaco Igor De Santis: “La gente delle valli ha capito che l’unico partito che difende e tutela le nostre radici e tradizioni è la Lega – commenta – Lo dimostrano, al di là della percentuale nel nostro piccolo Comune, anche i numeri conseguiti nelle altre realtà canavesane”.
Nelle valli Orco e Soana il simbolo con Alberto da Giussano è stato barrato dal 28% dei votanti a Ceresole, dal 31% a Pont, dal 40,5% a Noasca, dal 37,4%, Locana, dal 47% a Frassinetto, dal 41,3% a Valprato Soana, dal 45,5% a Ronco, dal 40% a Ribordone. Ovunque la Lega è largamente il primo partito.
“Sono numeri che si commentano da sè e che ci spronano a continuare il nostro lavoro con ancor maggiore energia – continua il primo cittadino – Dal voto del 4 marzo delle nostre valli parte anche un messaggio chiaro alle istituzioni: la gente vuole l’autonomia e vota la Lega perchè è l’unica forza che lavora in tal senso. Spero che, visto il responso delle urne, aumentino le Amministrazioni locali che decidono di aderire al Comitato per il referendum sull’autonomia del Piemonte”.
“Una percentuale del 62,96%, che anche se riferita ad un numero esiguo di votanti, mi fa molto piacere soprattutto perché rimarca ancora una volta il fatto che la nostra piccola comunità sia unita in tutto – commenta il consigliere comunale Andrea Cane – Distinguersi su da noi è la parola d’ordine e ci teniamo quindi anche a questo curioso record, pur nel rispetto di tutti coloro che hanno votato altri partiti. Sicuramente il voto dei nostri residenti è stato condizionato sia dall’azione della Lega che negli anni ha dimostrato di essere di gran lunga il partito più presente e legato al territorio montano, sia dall’impegno di Alessandro Giglio Vigna. Il neo-deputato frequenta infatti da tantissimi anni Ingria e si è fatto conoscere per quello che è, ovvero prima di tutto un amico e poi un volontario della politica che dopo tanti anni di impegno serio e puntuale è stato scelto per rappresentare il Canavese a Roma, grazie a quel concetto di meritocrazia nei confronti dei giovani che negli altri partiti è spesso dimenticato”.
“La notizia della percentuale record ingriese è una delle tante soddisfazioni che mi ha dato questa campagna elettorale, vissuta tutta di un fiato lungo il territorio della provincia e conclusasi proprio con una cena tra amici a Ingria – aggiunge l’on. Alessandro Giglio Vigna – Questo Comune ha dimostrato da tempo di incarnare lo spirito dei “giovani della Lega”: non solo un gruppo di amici, ma anche bravi ed efficienti amministratori ed organizzatori. Ne approfitto per ringraziare gli elettori della Val Soana, ma anche di tutti i Comuni canavesani e dell’intera provincia di Torino che hanno creduto nel progetto di Salvini e hanno fatto sì che il risultato elettorale fosse straordinario ovunque. Ora mi appresto a vivere un’esperienza che mi regalerà il privilegio di poter rappresentare questi territori in Parlamento: è mia intenzione procedere con un lavoro duro e continuo, così come fatto in campagna elettorale, tenendo il cellulare sempre acceso e mettendomi a disposizione di tutti i cittadini, indipendentemente dal colore politico”
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