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A Ivrea si parte dal “Mude”

A Ivrea si parte dal “Mude”

Alberto Focilla

Sono quattordici i Comuni del Canavese che hanno cominciato a utilizzare il Modello Unico Digitale per l’Edilizia – MUDE Piemonte,il sistema unificato a livello regionale per presentare via web qualsiasi pratica edilizia (comunicazioni di inizio lavori, denuncia inizio di attività, permesso di costruire, agibilità...). MUDE permette di semplificare le attività amministrative, uniformare tutta la modulistica regionale, dematerializzare la documentazione, condividere le informazioni tra amministrazioni, cittadini, professionisti e imprese. A Bairo, Banchette, Burolo, Caluso, Cascinette, Chiaverano, Fiorano Canavese, Mercenasco, Montalto Dora, Perosa Canavese, Romano Canavese, San Martino Canavese, Samone, Scarmagno le pratiche edilizie sono quindi dematerializzate, con notevoli risparmi per le amministrazioni e per i professionisti. Questo risultato è stato raggiunto grazie a un accordo di collaborazione che il CSI ha sottoscritto con il CIC di Ivrea, per la promozione e la diffusione dell’iniziativa Piemonte Facile. Sono stati coinvolti circa cinquanta professionisti (ingegneri, architetti e geometri), che hanno lavorato per rendere operativo il processo di dematerializzazione delle procedure di edilizia privata presso il proprio territorio. Dichiara Davide Zappalà, Presidente del CSI Piemonte: “Sono sempre più numerose le amministrazioni locali che utilizzano i servizi digitali regionali, come MUDE, per semplificare le proprie attività. A oggi sono 218 i Comuni aderenti, con 6.300 professionisti accreditati e 29.000 pratiche inoltrate. Non dimentichiamo poi che il sistema, arricchito con nuove funzionalità, è stato utilizzato dalla Regione Emilia Romagna durante le fasi di ricostruzione post-sismica: ha permesso ai cittadini residenti nei Comuni colpiti dal sisma di presentare le richieste di contributi per il ripristino delle abitazioni inagibili. Questi risultati ci spingono a continuare a lavorare al meglio per contribuire al processo di innovazione dei nostri enti consorziati.” Alberto Focilla (in foto), Presidente di CIC Scrl, Consorzio Informatico del Canavese aggiunge: “Questo risultato è stato ottenuto anche grazie al successo del ‘Programma di Sviluppo del Canavese’, un progetto che ha consentito a CIC di attivare due processi di dematerializzazione, tra i quali MUDE in circa la metà dei Comuni aderenti, fornendogli anche la banda necessaria per usufruire efficacemente dei servizi. I risultati positivi rilevati ci fanno pensare che il servizio MUDE potrà essere gradualmente esteso anche ad altri comuni del Canavese.”
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