AGGIORNAMENTI
Cerca
16 Novembre 2017 - 09:46
Non ci sono più parole per poter definire, commentare e scrivere dell’emergenza loculi nei cimiteri di Venaria e di Altessano.
Nei giorni scorsi, dopo una sollecitazione da parte del consigliere di opposizione Salvino Ippolito (Mdp), il segretario comunale Ezio Caffer ha reso nota la situazione complessiva, altamente preoccupante.
Perché nel camposanto della storica borgata reale, non c’è più alcun loculo. Mentre in quello generale di Venaria, i loculi a disposizioni sono otto più una quindicina cosiddetti “extra”, ovvero per bare non standard, comprese quelle per i bambini.
E visto che ogni anno in città muoiono una media di 300 persone l’anno - con picchi massimi di 325 e minimi di 275 - la situazione è al collasso ed è al punto di non ritorno. Anche perché, l’idea avuta un anno fa dall’assessore Angelo Castagno di incentivare i familiari dei defunti che avevano i propri cari tumulati da più di 30 anni di lasciare il loculo in cambio dello spostamento gratuito in un ossario - tranne che per le spese della nuova lapide - non ha avuto un grande successo: una ventina, in totale, coloro che hanno accettato.
“Ma questa amministrazione è sorda, non vuole capire. Ha sempre pensato che la nostra fosse una battaglia politica - accusano Ippolito e Valter Perin, presidente del “Comitato Salvaguardia Defunti Cimiteri di Venaria e Altessano” - adesso i venariesi saranno costretti a vagabondare nei comuni limitrofi alla disperata ricerca di un loculo libero, per di più dovendo sopportare costi pari al doppio del valore, compresi fra i 9 e i 10 mila euro”, spiegano mediante una nota.
Ma anche gli altri consiglieri di opposizione non vanno per il sottile, visto che Alessandro Brescia (Uniti per Cambiare) parla di “perdita di tempo. Due anni e mezzo persi con idee assurde ma difese a spada tratta dal sindaco quanto dal suo vice. E oggi, a distanza di così tanto tempo, raccogliamo questi frutti. Se invece di parlare tanto avessero agito, a quest’ora avremmo i loculi. Dopo una situazione del genere, una sola cosa dovrebbero fare: dimettersi”. Stesso leit motiv per Pino Capogna (Per Venaria Insieme): “Venti anni fa ci fu lo stesso problema, solo che all’epoca si intervenne e si realizzarono quelli nuovi. Oggi invece si fanno scelte differenti, che hanno portato a questo arrogante immobilismo”.
Per Falcone, però, non si deve parlare di emergenza: “Ci sono gli spazi per poter seppellire a terra. A dicembre approveremo la realizzazione di un blocco da 144 loculi nel cimitero del capoluogo, mentre da gennaio saranno disponibili quaranta loculi ad Altessano, che ora erano inutilizzabili perché necessitavano di manutenzione. E poi bisogna fare i conti con i cambiamenti dell’epoca. Oggi i defunti per la maggior parte dei casi vengono cremati. Bisogna davvero capire quale sia il fabbisogno di loculi per Venaria”.
Castagno, in conclusione, aggiunge che si continuerà con il recupero delle concessioni perpetue: “A breve faremo un nuovo appello. Andando anche a chiedere alle Suore Missionarie, che a Venaria sono proprietarie di 300 loculi. Io sarei molto fiducioso…”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.