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IVREA. Impresa di pulizie sul piede di guerra Rischio igiene all’ospedale

“La direzione dell’Asl To4 è disponibile a incontrare i sindacati per valutare ogni iniziativa rivolta al giusto trattamento dei lavoratori, ricordando però che non si possono modificare le condizioni contrattuali in corso di appalto senza motivazioni oggettive”.

Così l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, sull’appalto per le pulizie all’ospedale di Ivrea.

“La gara d’appalto del servizio di pulizia - ha spiegato Saitta giovedì scorso in Consiglio regionale - risale al 2013. L’aggiudicazione riguarda presìdi e sedi della ex Asl T02 e dell’Asl To4 per una durata contrattuale di 60 mesi. Le prestazioni contrattuali, regolate dal capitolato originario e dall’offerta Eporlux, alla quale Cm Service è subentrata alle medesime condizioni, scadono il 31 marzo 2020. L’aggiudicazione è vincolante, non c’è alcuna possibilità di modificare le condizioni in corso di appalto”.

“Fino agli ultimi avvenimenti - ha aggiunto - l’Asl To4 non aveva mai avuto richieste di apertura di tavoli specifici con i lavoratori impiegati nell’appalto di Ivrea, né con i sindacati. La Cm Service a partire dall’estate ha chiesto una revisione dei prezzi rispetto a quelli di gara, motivandola con errori del capitolato iniziale, differenze di metrature, differenza di classificazione delle aree e diverse interpretazioni. E’ stato così aperto un tavolo tecnico per una verifica. Solo al termine di questa verifica sarà possibile definire il se e l’eventuale quantum dovuto dall’Asl To4 alla Cm Service, ovviamente soltanto qualora risultassero veritiere le richieste esposte”.

Vero è che poche ore prima i sindacati Cgil, Cisl e Uil , con una lettera indirizzata all’Asl To4 e alla Cm Service Srl, avevano appena finito di  proclamare lo stato di agitazione.

“Preso atto del costante peggioramento delle condizioni lavorative e dei comportamenti minacciosi ed intimidatori tenuti dalla responsabile di sito nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici - scrivono i sindacati - UilTucs, congiuntamente a Filcams e Fisascat, comunicano l’intenzione di proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale”.

Insomma, da mercoledì scorso i lavoratori si stanno astenenedo dalle prestazioni supplementari e straordinarie e questo potrebbe portare già nei prossimi giorni a dei problemi con la pulizia in ospedale.

Sulla vicenda è intervenuto anche il consiglere regionale cinquestelle Davide Bono.

“Assistiamo - dice - ancora una volta a tagli netti ad ore e retribuzioni del personale, in questo caso addirittura del 35%,  che determinano anche un abbassamento degli standard di pulizia e sicurezza negli ospedali. A causare questa situazione sono i ribassi d’asta nelle gare d’appalto cui l’intera Giunta regionale non ha ancora trovato un’adeguata soluzione e per le quali l’assessore Saitta è già stato protagonista di nostre numerose interrogazioni, pensiamo ai lavoratori delle pulizie della città della Salute di Torino. Manca un controllo a monte dei bandi di gara e non viene effettuata un’adeguata vigilanza ex post. L’ente pubblico non può continuare a fare risparmi sui servizi esternalizzati, peggiorando la qualità di pulizie, mense, lavanderie, manutenzione a danno di lavoratori e pazienti...”

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