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10 Novembre 2017 - 11:35
Un mese di ritardo sui lavori del pluriuso di piazza XXV Aprile.
Ma i tempi di consegna potrebbero ulteriormente allungarsi. Per il sindaco Valerio Grosso, però, non c’è nulla di preoccupante: “I ritardi sono stati anche causati dalla mancata consegna dei serramenti. Entro fine anno l’opera dovrebbe essere conclusa”.
Non la pensa così, invece, il consigliere di minoranza Giuseppe Brandolini: “L’amministrazione comunale aveva promesso che il salone polifunzionale sarebbe stato completato entro il 16 di settembre, mi sono chiesto di quale anno? Credo che in molti, ad esclusione dei fedelissimi di sindaco e assessori, si siano posti la mia stessa domanda ed è per costoro che ho deciso di recarmi presso il cantiere per capirci qualcosa di più. Era il 20 Settembre quanto mi presentai in Piazza XXV Aprile per effettuare un sopralluogo. Sulle prime mi fu negato l’accesso per via della mancanza del nullaosta del sindaco. Qualificatomi come consigliere comunale, e quindi avente diritto ad accedere al cantiere nel rispetto dei vincoli di sicurezza, dopo una prolungata attesa sono stato accompagnato all’interno della costruzione. Se la situazione esterna è abbastanza desolante all’interno è a dir poco imbarazzante: mancano completamente i serramenti e gli impianti idrici ed elettrici; bagni, ascensore e pavimenti sono appena abbozzati o comunque in grave ritardo di lavorazione. Tutto questo è avvilente soprattutto considerando che i lavori sono stati appaltati il 24 febbraio per una durata di 110 giorni, tempistica che avrebbe portato i lavori ad essere completati entro il 14 giugno. Oggi, a quasi 200 giorni dall’inizio dei lavori, siamo ancora ben lontani dal completamento dell’opera e ritengo questo un danno enorme per la nostra comunità che aveva affidato questo appalto anche in base ai tempi di consegna. Come gruppo riteniamo il sindaco, l’ufficio tecnico e soprattutto la direzione responsabile del mancato controllo sull’andamento dei lavori e quindi in parte corresponsabili di questo accaduto.
Quello che ci auguriamo a questo punto, è un “colpo di reni” che faccia sì che, in assenza di giustificativi seri, il sindaco applichi le dovute sanzioni a parziale compensazione del disagio subito”.
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