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10 Novembre 2017 - 09:45
“Non ha senso tenere aperta una struttura in perdita. Un cinema che spesso vede la presenza di appena un paio di spettatori”.
Ci va giù pesante il sindaco Marco Bongiovanni che lascia poche speranze per il futuro del cinema Gobetti.
La storia è più o meno sempre la stessa: il cinema resta aperto grazie ad un esborso economico del comune di circa 10 mila euro l’anno, una spesa “a fondo perduto” per il quale l’amministrazione non riceve praticamente nulla in cambio. È lecito che il comune spenda ogni anno 10 mila euro (soldi di tutti) per tenere aperto un cinema?
Per di più quasi sempre vuoto? L’idea dell’amministrazione è che sia un privato ad accollarsi la spesa e i rischi di impresa del caso.
Al momento, invece, gli attuali gestori, pagano solo il 5% delle utenze, circa 600 euro l’anno. Nel nuovo bando, messo a punto dal comune, per la concessione del cinema dal gennaio 2018 al dicembre 2022 si impone il pagamento di un vero e proprio canone per i futuri gestori, un affitto di mille euro al mese.
“Abbiamo tolto qualche vincolo nel nuovo documento - spiega il sindaco - per provare ad attrarre più soggetti, ad esempio non ci sarà l’obbligo di proiettare prime visioni. Speriamo che partecipi qualcuno. Ci sarà un canone in capo ai futuri gestori, mi pare una cosa normale a questo punto. O c’è qualcuno che gestisce oppure non ha senso tenere aperta una struttura che è sempre in rosso. Parlassimo di un servizio super frequentato potrebbe avere pure senso ma agli spettacoli non vanno due o tre persone”. Insomma, a meno di clamorose novità, il destino del cinema Gobetti sembra segnato, la chiusura della struttura, a questo punto, sembra difficilmente evitabile.
L’eventualità che un privato si prenda la briga di tirare fuori ingenti somme per gestire un vecchio di cinema di periferia sono molto basse.
Una struttura che, per altro, necessiterebbe di numerosi interventi di ammodernamento. “Noi - conclude il sindaco - siamo aperti a tutte le possibilità, se un privato arriva e ci propone un progetto serio e un intervento di ristrutturazione siamo pronti a parlarne. Siamo disposti anche ad allungare la concessione di fronte ad interventi importanti”.
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