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IVREA. C’era una volta un “cantiere” Idee tante, ma è tutto fermo

IVREA. C’era una volta un “cantiere” Idee tante, ma è tutto fermo

Andrea Benedino, consigliere comunale Pd

L’assessore Andrea Benedino? Qualche mese fa ci aveva davvero fatto sognare con quel suo “Polo della cultura” in salsa eporediese.

Sedutosi in giunta a gennaio, al posto della dimissionaria Laura Salvetti, ad aprile si era già messo al lavoro in collaborazione con la Fondazione Guelpa per un clamoroso “Cantiere delle idee”. Ve lo ricordate? Un convegno con al centro l’utilizzo, costi quel che costi, dell’ex Istituto ex Cena e la riconversione del Museo Guelpa, che finalmente si era capito che con i pochi biglietti staccati, tutto poteva fare tranne che stare in piedi.

Il conto, stando ai primi calcoli, sembrava abbastanza indigesto, ma tant’era. Circa 6 milioni e mezzo di euro, che non sarebbe stato incredibile ipotizzare potessero lievitarrei anche sino a 10.

Finita qui? Macchè!

Qualche settimana più tardi, nell’auditorium del liceo Carlo Botta, sempre per parlare dela nuova biblioteca, un’altra due giorni di assoluto vuoto siderale, riempita un po’, ma neanche poi tanto, da qualche professoressa con codazzo di studenti al seguito. Una biblioteca grande, bella, faraonica e spaziosa. Il meglio del meglio che c’è. E tutta lì, in quell’ex istituto. E c’è chi già guardava alla Media Library di Thionville, chi alla  Dokk1 di Aarhus in Danimarca, passando dalla Salaborsa di Bologna o più semplicemente dalla nuova biblioteca di Settimo Torinese, tutta collegata al wi-fi, con computer messi a disposizione degli utenti e un bar.

Qualcuno, tra gli altri i consiglieri comunali d’opposizione Pierre Blasotta, Francesco Comotto e Alberto Tognoli, dicono subito che si tratta di una presa in giro, non foss’altro che la nuova biblioteca la si tirava fuori ad un anno dalle elezioni e ci sarebbe stato, nei quasi 10 anni di governo Della Pepa, non solo il tempo di parlarne, ma anche di costruirla.

E c’era poi anche un altro problema, grosso come una casa. Si discuteva, infatti, della biblioteca. Si diceva che la si sarebbe voluta realizzare nell’ex Istituto Cena, ma ci si dimenticava, appositamene, di aggiungere che l’edificio non ha le fondamenta ed è costruito su una villa romanica. Insomma, difficilmente avrebbe potuto essere utilizzato per un’operazione come questa, come indicato,  nero su bianco, in uno studio realizzato nel 2004.

Consiglieri d’opposizione colpiti dalla sindrome di “Cassandra”? A quanto pare no. Avevano ragione loro e adesso ne ha preso atto pure Benededino

“Biblioteca? - tentenna un po’ - Ci stiamo muovendo per dare una soluzione immediata all’archivio collocato nei due piani seminterrati che sono in condizioni precarie e  non in linea con le normative di sicurezza. Li svuoteremo tra la fine del 2017 e gli inizi del 2018 e stiamo già attrezzando un locale   al Meeting Point, dove peraltro troverà anche spazio, l’archivio del tribunale... Tutto questo a prescindere da qualsiasi progetto futuro ...”.

E la nuova biblioteca? E il Polo della cultura? E il cantiere delle idee?

“C’è un po’ di ritardo - alza le braccia al cielo Benedino - C’è la Soprintendenza che intende  prima fare degli scavi. E poi, nel momento stesso in cui stavamo per emanare il concorso di idee è venuta fuori la necessita imprescindibile di un’analisi statica dell’edificio...”.

Quindi addio, tanti saluti baci e abbracci, al famoso bando a caccia di progettisti di belle speranze. Tutto fermo, rigorosamente immobile e guai a chi si muove.

“Il mio obiettivo era di fare dei passi in avanti - ammette l’assessore - Ahìme, sono arrivato a gennaio e ho fatto quello che ho potuto. Chiaro che ho dovuto prendere atto di una posizione dei tecnici del Comuni basata sui precedenti  studi di fattibilità. Insomma, ci va un’analisi statica sull’edificio e pure un parere della Soprintendenza. Vero è che ottenuti il parere e l’analisi statica, saremo già in piena campagna elettorale e non credo si potrà far partire  il processo di progettazione che avevamo immaginato. Questo significa che la nuova biblioteca potrebbe essere un bel tema di  confronto tra le forze politiche in campagna elettorale, ma per il momento nulla di più.  Per quanto mi riguarda sosterrò chi si assumerà l’impegno di portare avanti quel che ho cominciato io ...”.

Sì, sì, tutti lì a discutere della biblioteca di Benedino....La faccia di Tognoli, Comotto e Blasotta appena lo verranno a sapere..? E’ come se già la vedessimo! Ed è come se già sentissimo i commenti...

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