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RIVAROLO. Bastano 120mila euro per risolvere il contenzioso “Rivarolo Futura- Locat”

RIVAROLO. Bastano 120mila euro per risolvere il contenzioso “Rivarolo Futura- Locat”

Sarà finalmente chiuso il contenzioso “Rivarolo Futura-Locat”. Il Comune, al termine di una lunga trattativa, ha accettato la proposta di accordo inoltrata da Unicredit Leasing, per una somma di 120mila euro.

La storia risale a febbraio del 2006 con la nascita, con capitale sociale di 10mila euro, di “Rivarolo Futura S.r.l.”. La società, costituita al 51% dal comune di Rivarolo e al 49% dal consorzio Asa, ha l’obiettivo di organizzare fiere ed eventi e gestire l’ex cotonificio Valle Susa da destinare a centro servizi con padiglione, area espositiva e teatro. “Rivarolo Futura” stipula con la Locat spa (ora Unicredit Leasing) la locazione finanziaria per l’acquisto dell’immobile, un totale di 5.733.300 euro.

Nel frattempo, il 28 luglio 2006, l’allora sindaco Fabrizio Bertot sottoscrive quella che passerà alla storia come la “lettera di patronage”. Nel documento Bertot garantisce alla Locat l’impegno “irrevocabile” di far rientrare nel patrimonio del Comune  “tutti i rapporti patrimoniali, siano essi attivi o passivi”. Di qui, la conseguenza è chiara: se Rivarolo Futura non paga, deve intervenire il Comune. Ed è quel che succede. “Rivarolo Futura” sborsa solo 500mila euro e non una lira di più, tanto da costringere Unicredit spa a richiedere il decreto ingiuntivo, con il quale tira in ballo da una parte la stessa Rivarolo Futura per le inadempienze contrattuali e, dall’altra, il Comune per l’impegno di patronage assunto da Bertot.

A febbraio 2010 il Tribunale Civile di Bologna notifica l’ingiunzione di pagamento per poco più di 900mila euro e la città si oppone in giudizio. La tesi della difesa? Rivarolo risulta essere solo socio di capitale, senza ulteriori obblighi di carattere patrimoniale, inoltre la lettera di Bertot non è valida come garanzia efficace. Il tribunale non è dello stesso avviso e a febbraio 2015 conferma il decreto ingiuntivo. Nel bilancio 2014, intanto, l’Amministrazione a guida Rostagno accantona 1 milione e 300mila euro vincolati per la copertura del pagamento, delle more e delle spese legali. A giugno 2015 il consiglio comunale approva l’impugnazione della sentenza in Corte d’appello.

Pochi giorni fa, quindi, la conclusione della vicenda.

Rivarolo, a fronte di un totale di 1 milione e 400mila euro di spese da pagare, è riuscito ad ottenere una proposta transattiva con una somma a saldo e stralcio onnicomprensivo di 120mila euro.

La trattativa ha inoltre consentito di trovare un accordo tra Unicredit Leasing e il liquidatore di Rivarolo Futura per quanto riguarda la vertenza della società partecipata, permettendo così la chiusura della società in bonis.

A distanza di 7 anni dal decreto ingiuntivo e dopo quasi 3 anni dalla sentenza di condanna del Comune - commenta il sindaco, Alberto Rostagno - l’accordo transattivo particolarmente favorevole per l’ente comunale è motivo di soddisfazione per l’Amministrazione, consapevole di aver risolto una delicata situazione che avrebbe potuto, in caso contrario, compromettere il futuro della città. Per il buon risultato ottenuto a favore della collettività cittadina, ringrazio quanti hanno contribuito (avvocati, assessori, consiglieri, segretario e funzionari comunali) alla positiva soluzione della vertenza”.

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