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03 Novembre 2017 - 09:16
È scarsa, scarsissima, la qualità della raccolta differenziata a Volpiano.
Se n’è discusso ampiamente durante l’ultima seduta di consiglio comunale. Nel corso della serata, infatti, è stato presentato un documento che evidenziava, dati alla mano, statistiche ben poco poco rassicuranti in merito alla raccolta rifiuti in città.
Solamente il 3% dei condomini risulta essere virtuoso nelle operazioni di raccolta. Dei 205 numeri civici monitorati il problema maggiore risulta essere la presenza di rifiuti differenziabili all’interno dello spazio indifferenziato.
Nel 2016, inoltre, i dati raccolti evidenziano una percentuale di raccolta differenziata ferma al 53,27%, numeri ancora lontani da quel 65% stimato come soglia minima da raggiungere, come da normativa regionale, entro il 2020.
Le responsabilità in merito ad una scorretta raccolta dei rifiuti sono dunque imputabili solamente alla cittadinanza?
Non è di questo parere il Movimento 5 Stelle di Volpiano, che chiede all’amministrazione politiche che riducano drasticamente la produzione di spazzatura, cercando di eliminare il problema alla radice.
“Riduzione, riutilizzo e riciclo sono trazioni principali che rappresentano buone pratiche per risolvere il problema – spiega la capogruppo del M5S, Loredana Fulginiti - occorrerebbe sensibilizzare all’utilizzo del vuoto a rendere, cercando di eliminare quanto più possibile gli imballaggi; incentivare la produzione del compostaggio domestico con sconti significativi sulla tassa rifiuti”.
La proposta dei pentastellati volpianesi per raggiungere l’obiettivo “rifiuti zero” è di ridurne il più possibile la produzione, sensibilizzando la popolazione.
“Come amministratori dobbiamo instillare quell’atteggiamento di buone pratiche - conclude Fulginiti -. Occorre arrivare al più presto all’introduzione della tariffazione putuale partendo dal concetto che chi meno produce rifiuti meno paga. Qui, invece, era stato detto alla cittadinanza che la raccolta differenziata avrebbe portato un sostanziale risparmio sulle bollette, di fatto non è successo e il risultato è la disincentivazione dell’utenza. Il Movimento 5 Stelle rifiuta gli inceneritori e l’obiettivo di raggiungere i “rifiuti zero” farà in modo che questi mostri ecologici non siano più alimentati. Migliorando quindi l’aria che respiriamo, i cibi che mangiamo, l’ambiente in cui viviamo.”
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