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27 Ottobre 2017 - 20:13
Ebbene sì. Alla fine, l’ex Ministro Mariastella Gelmini, al convegno organizzato da Forza Italia nella mattinata di sabato scorso al Teatro Giacosa, non s’è presentata. “E’ rimasta in Lombardia a presidiare il territorio...” han detto. E c’è anche un po’ da capirla, considerando che di là il centrodestra si stava apprestando a vivere una delle giornate più intense di tutto l’anno, con il referendum sulla “secessione”. D’altro canto che cosa avrebbe mai potuto aggiungere o dire di così strabiliante in un confronto sull’Olivetti e su quel che si può fare dopo l’Olivetti?
A parte lei, gli altri ospiti c’erano tutti. Dal parlamentare europeo Alberto Ciro al coordinatore regionale Gilberto Pichetto passando per Alessio Ferraris (segretario Cisl Piemonte), Cristina Ghiringhello (direttore Confindustria), Loris Mauro (imprenditore), Virgina Trabocchi (Ceo San Maurizio 1619). E poi i consiglieri regionali Claudia Porchietto e Daniela Ruffino e i parlamentari Lucio Malan e Mariella Rizzotti. Tanti anche i sindaci: Claudio Marchiori (Loranzè), Valerio Grosso (Montalenghe), Franco Cominetto (Burolo), Gianbattistino Chiono (Busano) e Massimo Ottogalli (Settimo Rottaro.
Una due giorni cominciata venerdì con una serata conviviale presso la società Canottieri, in compagnia di Paolo Romani, presidente del gruppo Forza Italia al Senato.
“Sono soddisfatto - commenta Tommaso Gilardini - Ho visto tante facce nuove, professionisti, avvocati e imprenditori...”
E si è parlato di economia, ma anche di elezioni, convinti tutti che per le politiche si andrà a votare la prima settimana di marzo, giusto il tempo di approvare la nuova legge elettorale e il bilancio.
Infine qualche accenno anche alle elezioni comunali, con il monito di Tommaso Gilardini sui finti “rinnovamenti” del Partito Democratico. “A Ivrea - ha detto - ci hanno abituati a governi di centrosinistra che lavorano uniti nei primi 5 anni. Poi, prima che finisca il secondo mandato, spunta fuori il Pierino di turno. Lo han già fatto una volta con Della Pepa e ci riprovano oggi con Ballurio... La verità è che nel Partito Democratico è in corso una guerra tra bande per spartirsi le poltrone. ”
E invece?
“Siamo noi - passa e chiude - la vera forza alternativa al Pd. Non abbiamo frenesia sui nomi. Noi non siamo come loro e stiamo ragionando per una coalizione la più allargata possibile. Ci poniamo come facilitatori per una grande alleanza. Siamo pronti a far tabula rasa con il passato”.
Scontato l’appello a tutte le forze civiche della città.
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