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16 Ottobre 2017 - 11:17
“Cosa faccio adesso? Io? Nulla! Faccio il pensionato. Vado a prendere mio nipote a scuola. Vado in montagna. Vado per mostre. Ecco quello che faccio…”. Così ci rispondeva, nel maggio dello scorso l’ex sindaco Fiorenzo Grijuela dall’alto dei suoi 78 anni e di quei tanti anni passati ad amministrare la città.
Dal ‘63 al ‘75 nella commissione interna e nel consiglio di gestione Olivetti. Poi dal ‘75 all’85 assessore all’istruzione. Capogruppo del Pci e Presidente dell’ex Usl dall’85 al ‘90. Quindi in consiglio provinciale fino al ‘98. Infine sindaco per due legislature e fino al 2008.
Non partecipa più alle riunioni di palazzo ma tutti sanno che a Grijuela le cose di Ivrea più che frequentarle, piace commentarle con la sua solita loquacità e il suo “pane al pane e vino al vino”. Parliamo del congresso del Partito Democratico, del centrosinistra e delle elezioni che si terrano la prossima primaera.
“Io credo - e questo ce lo aveva già detto - che oggi come oggi occorra un forte rinnovamento Nuova gente in politica. Lo so che è difficile, ma tant’è. Detto questo so di Ballurio, ma non ho ancora capito se ci sono candidati alternativi. A tutti chiederei se abbiano o meno una visione strategica della città. Lo so che è difficile ma è indispensabile...”.
Difficile di fronte di un’amministrazione della cosa pubblica che deve per forza di cose passare attraverso il patto di stabilità e mille altri vincoli di bilancio che, stringi stringi, non consentono ad un sindaco di muoversi come vorrebbe
“Può essere e bene han fatto gli amministratori uscenti a concentrarsi sulle manutenzioni ordinarie e sulle cose che ci sono. Se non hai nulla da spendere è proprio questo che si deve fare. Però ci vogliono delle idee cucite addosso ad un’area che magari non è in crisi come Biella, ma deve essere rilanciata. Penso a qualcosa di simile ai patti territoriali e alle grandi infrastrutture logistiche... Anche io ho applaudito alla candidatura Unesco, ma l’Unesco non crea sviluppo. C’è il biglietto da visita adesso ci vogliono i contenuti...”.
Dal generale al particolare, a cominciare dalle recenti autocandidature alla carica di sindaco di Luigi Sergio Ricca e Elisabetta Ballurio, entrambi probabilmente in corsa alle primarie del Pd.
“Sono contrario a chiunque si autocandidi e ...- puntualizza - non credo alle primarie. Credo che la classe dirigente abbia il diritto e il dovere di scegliere i propri rappresentanti. Far scegliere chi ci deve governare ai cittadini è una roba da bocciofila e lì basta un clan forte di amici per vincere...”.
Poi è vero che Grijuela la tessera del Pd non ce l’ha, non intende farla e manco l’ha mai presa.
“Non ce l’ho. E’ vero!. Ma dò atto a Renzi di aver risolto alcuni problemi, per esempio sui diritti civili e sulle banche. Sono anche convinto che sarebbe stato giusto votare sì alla riforma costituzionale per la cancellazione del bicameralismo perfetto, però se mi chiedi che cosa voto alla prossime elezioni ti dico che non lo so. Anche perché non ci sono le ideologie o le idealità che ti tengono insieme. Oggi uno decide in base alle persone e sugli obiettivi. Diciamo che ragiono in termini più laici rispetto al passato. C’è stato un cambiamento epocale e io ne sono cosciente. Il mondo è cambiato! Se uno non capisce questo che continui pure a far le seghe alle mosche….
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