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16 Ottobre 2017 - 09:00
favilli andrea
I revisori dei conti, a cui si erano rivolti per avere delle delucidazioni, avrebbero risposto “niet”, “no”, “nein”, “nu”, in poche parole “niente da fare”.
Perchè loro hanno dei compiti e tra questi non c’è quello di rispondere a cose che non fanno riferimento al bilancio nel suo complesso.
Eppure la domanda un po’ c’entrava, con il bilancio e con il DUP (Documento unico di programmazione) recentemente approvato in consiglio comunale, ma anche e soprattutto con quello approvato lo scorso anno.
Parliamo della manutenzione delle strade cittadine, dei parcheggi, delle strisce blu, della potatura degli alberi, del taglio dell’erba e di decine di altre cose rientranti nella gestione ordinaria di una città.
Parliamo di un’attività in passato affidata ad Asm, che la svolgeva attraverso Global Costruzione, ma sia Asm, sia Global, come tutti sanno, sono fallite. Il testimone è quindi passato a Pianeta, altra municipalizzata, con il comune di Settimo come socio unico.
Scartabellando qua e là, cosa ti vanno a scoprire i cinquestelle? Che, quasi per magia, la concessione, si è allungata di 6 anni, dal 2030 al 2036. “Peccato - dicono - che non esista alcun atto formale del Comune che lo ufficializzi...”
“Non parliamo di una cosa di poco conto - si guarda intorno il grillino Andrea Favilli - L’appalto fino al 2036, infatti, è stato assegnato a circa 72 milioni di euro e non son certo bruscolini... Quel che chiedevamo era semplicemente un parere sulla correttezza amministrativa”.
Ricapitolando. C’è una concessione del Comune che scadeva nel 2030 e che di fatto si è allungata fino al 2036. E poi c’è anche una gara d’appalto vinta da Ma.Nu Scrsl, un consorzio tra i cui soci figurano oltre a Patrimonio al 51 %, anche un’Associazione d’imprese (Ati) al 49% e l’Ati è composta dal Gruppo Cribari e dalla Cooperativa Viridia, entrambe con uffici a Settimo Torinese.
“Non ci risulta che ci sia un atto notorio per allungare la concessione - inforca l’altrettanto grillino Massimo Del Vago - I revisori ci hanno risposto che non sono tenuti a dare un parere sui singoli provvedimenti e in consiglio si è detto che la scadenza è stata modificata con l’approvazione del Dup delle scorso anno. Ci sarebbe stata una frase in cui si parlava di un riallineamento della durata della concessione. Sarà anche legittimo, ma non risulta ci sia mai stato un atto successivo di modifica della concessione. Valuteremo ne i prossimi giorni che cosa fare. ..”.
A raccontare un’altra storia è l’assessore Sergio Bisacca.
“Vado a memoria - puntualizza - Le concessioni erano due. Una sulle strade e sul verde e l’altra per gli edifici. Una scadeva nel 2030 e l’altra nel 2036. Alla gara vinta da Ma.Nu ha partecipato anche un’altra azienda che ha fatto ricorso al Tar e lo ha perso. Io dico solo che da un punto di vista della legittimità si sono espressi anche i giudici. Nel rispetto del mondo cattolico, manca solo più il giudizio divino, che so io, di San Pietro o di Dio....”
E se non è escluso che i cinquestelle decidano di rivolgersi alla Procura della Repubblica, come minimo alla Corte dei Conti, per Del Vago, il problema, oltrechè nella forma è pure nella sostanza. E la sua è la storia di società municipalizzate che ricevono dei soldi dal Comune, magari in tempi lunghi, poi si rivolgono ad altre aziende in sub-appalto e poi chissà.
“A volte, com’è già capitato con Asm e Global, i soldi quando è ora di pagare i fornitori non ci sono più...” commenta amaro Del Vago che peraltro, proprio su questo, sui debiti che vanno onorati, ancor più quando c’è di mezzo l’amministrazione comunale, ci ha cucito intorno un intero intervento in un recente consiglio comunale.
“La storia io la lascerei raccontare ai posteri - aggiunge e chiude Bisacca - Sulla legittimità degli atti non è nemmeno la Corte dei conti che può dare un giudizio. Poi è giusto che la minoranza continui a fare la minorana, ci mancherebbe. Mi stupirei del contrario...!”
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