Cerca

SAN RAFFAELE. Il paese come Livorno? "Abbiamo messo in sicurezza tutto"

SAN RAFFAELE. Il paese come Livorno? "Abbiamo messo in sicurezza tutto"

Alluvione 1994

Si parla di alluvione. E basta questo per riportare la mente, ed il cuore, a quella tragica notte.

Era il 5 novembre 1994 e la furia dell’acqua in piena porto giù una parte della collina, travolgendo tutto quello che trovava di fronte a sè. La cappella del Monastero del Sacro Cuore, case, alberi, vite. I morti furono quattro, tra cui una bambina di appena due anni.

Da quel giorno, di cose, ne sono cambiate.

Le strade sono pulite, i corsi d’acqua sono messi in sicureza.

La cicatrice di quella tragedia è profonda, ma rimarginata.

Qui, sanno che non accadrà mai più.

Lo sa anche il sindaco Angelo Corrù. Che ha assistito e anche partecipato alle operazioni di messa in sicurezza del suo territorio.

L’evento tragico - sostiene - è avvenuto nel 1994. Ma abbiamo avuto altre due alluvioni, una nel 2000 e l’ultima nel 2011”.

Abbiamo ricostruito tutto - aggiunge il primo cittadino -, pulito e messo in sicurezza tutte le strade. Ma siamo riusciti a farlo grazie al contributo della Regione Piemonte”.

In tutto sono stati spesi 2 milioni di euro.

Il rischio che San Raffaele possa trasformarsi nella nuova Livorno quindi non c’è.

Tra i lavori più grossi c’è stato il rifacimento dell’arginatura del Po, da parte dell’ex Magistratura del Po, oggi Aipo”.

E a livello comunale? Cosa fa l’amministrazione per mettere in sicurezza il territorio?

Ci occupiamo con meticolosità della pulizia dei tombini, per evitare che si riempano troppo e si intasino. Poi, abbiamo appena concluso la pulizia dei fossi e dei rii, che alla fine sono uno dei problemi più grossi quando ci sono le piene del Po”.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori