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VENARIA. Rubano fiori nei cimiteri

VENARIA. Rubano fiori nei cimiteri

Cimitero

Non c’è pace per i defunti dei cimiteri di Venaria e della borgata di Altessano. Agli annosi problemi dell’assenza di loculi e della chiusura di tutte le aree dove sono presenti gli stessi per assenza di sicurezza e pericolo di crolli, adesso si deve aggiungere anche il problema dei furti di fiori.

E dire che i cimiteri dovrebbero essere un luogo di culto, dove poter pregare, recitare una preghiera verso i propri defunti e anche portare una semplice rosa piuttosto che una composizione floreale.

L’aspetto più assurdo della vicenda è che i furti avvengono proprio in queste settimane in cui i due camposanti sono ancora “off limits” per via dei problemi di sicurezza: e chissà ancora per quanti mesi lo saranno, visto che da Palazzo Civico non ci sono novità al riguardo.

E nonostante la presenza della guardiania durante le ore di apertura, nulla si è potuto fare per i furti dei fiori.

Su Facebook, sul gruppo “Sei di Venaria se...”, in cui sono presenti oltre 8mila utenti venariesi, monta la polemica: “Ma che persona può rubare da una tomba? Solo un essere meschino e senza materia grigia!”, uno dei commenti che più di tutti racchiude la rabbia di chi spesso si reca al cimitero generale di viale Giordano Bruno.

Quello che emerge è che i cimiteri sono in uno stato di abbandono”, attacca Valter Perin, presidente del Comitato per la salvaguardia dei defunti di Venaria e Altessano, nato proprio per mantenere alta l’allerta sui problemi legati ai cimiteri cittadini, specie durante il problema amianto.

Per due anni abbiamo avuto i cimiteri parzialmente non fruibili per via dell’amianto, da inizio anno ci sono le transenne per delimitare le aree agibili da quelle no. Adesso di nuovo i furti, dopo quelli avvenuti alcuni anni fa. Siamo davvero all’assurdo. Sarebbe ora che l’amministrazione comunale prendesse dei provvedimenti”.

E i furti a cui fa riferimento Perin sono quelli del rame - portavasi e canaline - che sono costati migliaia di euro alle casse comunali per il ripristino.

Sarebbe logico migliorare la sicurezza e la sorveglianza di entrambi i cimiteri invece che spendere soldi pubblici in maniera illogica. Non parliamo di una militarizzazione, che non avrebbe alcun senso. Magari dare vita ad una convenzione con la protezione civile o altre associazioni, come l’AssoCarabinieri in congedo, per dare maggiore tranquillità a chi viene qui per pregare. Visto che, ogni tanto, si sono anche verificati degli scippi”, attacca ancora Perin.

Problemi che diventeranno un’interrogazione da parte del consigliere Salvino Ippolito (Articolo Uno) in occasione del primo consiglio comunale utile, quello in programma nel mese di settembre.

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