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VENARIA. Emergenza loculi

VENARIA. Emergenza loculi

Alla fine del mese di luglio, sono solamente una ventina, tra il cimitero generale di Venaria e quello della borgata di Altessano, i loculi a disposizione della città.

Una situazione di assoluta emergenza che è stata discussa durante l’ultimo consiglio comunale della Reale della scorsa settimana, quando l’assessore al Bilancio, il vice sindaco Angelo Castagno, ha reso noto come siano stati messi in agenda i lavori di ampliamento del cimitero cittadino.

E dire che pochi mesi fa, Palazzo Civico aveva annunciato l’idea rivoluzionaria di ridurre la concessione dei loculi da 50 e 100 anni a soli 30 anni per una maggiore rotazione degli stessi. E, contestualmente, di inviare una lettera a tutti i parenti dei 1839 defunti venariesi che hanno acquistato il loculo o sono stati tumulati nei due cimiteri fra il 1968 e fino al 1976. 

A fronte della rinuncia volontaria alla scadenza naturale della concessione del loculo da parte dei parenti dei defunti, la Giunta Falcone aveva deciso di dare alcuni incentivi, come la celletta ossaria e l’ossario gratuiti, con la sola spesa della nuova lapide.

Ma questa novità non è stata ben apprezzata dai cittadini, con le adesioni abbondantemente sotto la cinquantina.

Di qui la decisione di tornare sui propri passi e di pensare all’ampliamento, perché con soli venti loculi normali e venti speciali - quelli per i bambini e quelli per le persone fuori standard - non basteranno per arrivare indenni alla fine dell’anno.

“Perché è inutile negarlo: le persone muoiono, purtroppo. E lo avevo detto due anni fa - attacca Salvino Ippolito di Articolo Uno - ma ero passato per brutto e cattivo, per il classico consigliere che attaccava i 5 Stelle per livore post sconfitta elettorale. E invece si è dimostrato il fallimento del vostro progetto, anche quello di chiedere i loculi dei morti tumulati da oltre 35 anni. Sono state poche le famiglie che han detto sì. E ora? La verità è che adesso i venariesi saranno costretti, se vorranno essere tumulati, a migrare in altri Comuni, con le famiglie che dovranno pagare quasi il doppio per assecondare la volontà dei parenti defunti”.

L'assessore alle finanze ha precisato come si cercherà una soluzione in tempi celeri”. Probabile una lottizzazione dei lavori di realizzazione con strutture prefabbricate. Ma Ippolito non ci sta: “Vedremo se procederanno in modo corretto. Anche così facendo, i loculi non li avremo prima di un anno e mezzo”.  

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