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27 Luglio 2017 - 10:01
Continua a fare parlare di sé Salvatore Saponaro, 55 anni, l’ex macellaio ora costretto a vivere grazie all’aiuto degli amici e a passare le giornate in un camper per colpa della crisi economica perché senza un lavoro dopo che il suo datore di lavoro lo ha lasciato a casa per via della crisi.
Alle prime luci dell’alba di martedì scorso, con il suo vecchio camper si è piazzato al centro di piazza Martiri della Libertà, sede del municipio di Venaria, affiggendo al mezzo stesso una serie di cartelli che hanno sintetizzato la sua situazione personale.
“Ci chiamate gli invisibili. Ma vi ricordo che io sono un uomo e non posso essere trattato così”, si legge. E ancora: “Mi vergogno di essere italiano. Lo Stato è completamente assente: guardate quanta povertà avete creato” o “E voi dove eravate? State vivendo in Lapponia, nel paese di Babbo Natale” o “Sono senza un lavoro, senza una casa, senza un reddito. State calpestando la mia dignità di uomo. Vergognatevi”.
Salvatore è poi riuscito a parlare con il primo cittadino di Venaria, Roberto Falcone, raccontandogli tutte le sue vicissitudini. Dal fatto che viva grazie alle buste della Caritas fino alle bombole pagate dalla Diocesi e agli aiuti quotidiani dei pochi amici che ha ancora attorno a sé.
“Vorrei semplicemente trovare un lavoro che mi possa permettere di vivere. Chiedo troppo?”, con Falcone che ha subito chiamato i responsabili dell’Ufficio Casa e dell’Ufficio Lavoro per capire come agire in tempi celeri.
“Il lavoro è uno dei grandi problemi di ogni singola amministrazione comunale. Abbiamo iniziato a contattare una serie di associazioni, del territorio e non, per cercare di dare una mano a Salvatore. Anche per ottenere una casa: ma per quest'altra problematica, lui sa che deve, per forza di cose, stare ad alcune ferree regole per poter entrare nuovamente in graduatoria”.
Al termine dell’incontro, prima di tornare ad occupare l’ampio parcheggio di piazza Nenni, Saponaro ha ringraziato il sindaco: “spero possa davvero darmi una mano. E’ una delle ultime carte che ho a disposizione per vivere dignitosamente il resto della mia vita”.
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