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25 Luglio 2017 - 17:24
Il centro dedicato a Fenoglio
La Regione Piemonte individuerà un terzo centro di prima accoglienza per alleggerire il carico di ospiti in quota al centro Fenoglio. Lo ha annunciato l’assessore all’Immigrazione, Monica Cerutti, che martedì 18 luglio, nel pomeriggio, ha visitato il Centro di prima accoglienza gestito dalla Croce Rossa a Settimo in via De Francisco.
“Il nostro sistema regionale - spiega Cerutti - prevede, oltre a quello di Settimo, un secondo centro di prima accoglienza a Castello di Annone in provincia di Asti, in funzione da qualche settimana. Verificheremo nei prossimi mesi le necessità e la possibile localizzazione di un terzo centro di prima accoglienza sul territorio piemontese”. “La mia visita a Settimo - aggiunge - vuole essere una testimonianza della vicinanza e gratitudine della Regione nei confronti degli uomini e delle donne che quotidianamente sono impegnati nella gestione della prima accoglienza in Piemonte e nei confronti di un’amministrazione comunale che ha deciso di governare il fenomeno di concerto con le altre istituzioni”.
“Le difficoltà - aggiunge - sono sotto gli occhi di tutti, ma credo sia importante dare spazio anche alle esperienze positive. L’obiettivo della Regione è ampliare la rete dell’accoglienza, ma senza imporla, di concerto con l’Anci e le prefetture”.
La città di Settimo resterà un esempio per l’Europa. Nonostante il carico di lavoro immane da gestire nel corso degli ultimi anni, ha saputo diventare un luogo di accoglienza e un esempio da seguire. A questo punto, un’evoluzione diventa necessaria anche per ristabilire gli equilibri interni. Al di là della ferrovia, sulla Cebrosa, sarà costruito un centro di prima accoglienza per ospitare 300 persone. Non una di più. Oggi, il Centro Fenoglio ha più volte sfiorato quota mille, uno stato di emergenza che non può durare. Inoltre, le donne saranno trasferite a Castello D’Annone, per evitare altre criticità dovute a fenomeni di prostituzione. “Il 2 agosto saremo in grado di consegnare il progetto definitivo, poi saranno necessari tempi tecnici per appalto e realizzazione – commenta il sindaco Fabrizio Puppo - . Il Fenoglio ospiterà un centinaio di immigrati, quelli inseriti nel progetto Sprar”. Lo Sprar è il Sistema di protezione rifugiati e richiedenti asilo, è un programma ministeriale per fornire le basi di istruzione ed eventualmente una formazione professionale. “Il futuro centro di accoglienza – conclude il sindaco – sarà orientato e strutturato per essere funzionale”. Tradotto: andrà a migliorare anche la convivenza con i settimesi che risiedono nei dintorni del Parco Castelverde, una delle zone più frequentate dai rifugiati.
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