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Lo strambinese dice "No" alla Smat per il collegamento della rete idrica a Ivrea

Lo strambinese dice "No" alla Smat per il collegamento della rete idrica a Ivrea

L'Unione Collinare "Piccolo Anfiteatro Morenico Canavesano" dice "no" alla Smat. La Società Metropolitana Acque di Torino, che si occupa di gestire gli acquedotti della Provincia, ha chiesto ai Comuni dello strambinese la disponibilità a collegare i propri acquedotti con la rete idrca di Ivrea. Un'avance in linea con il nuovo programma di interconnessione delle reti che nei piani dell'azienda pubblico-privata dovrebbe servire a garantire un approviggionamento su tutti i territori avvalendosi delle zone che hanno risorse idriche maggiori per dissetare anche le aree carenti.

L'Unione Collinare ha espresso parere negativo durante uan recente riunione dei Sindaci. "Per il momento – spiega il Presidente e Sindaco di Strambino Savino Beiletti – abbiamo ricevuto dalla Smat soltanto una lettera in cui ci chiede la disponibilità ma non c'è stato alcun contatto e confronto con nessun Comune interessato". L'unione non ha ancora formalizzato la propria posizione. "Abbiamo chiesto un incontro con la Smat per capire meglio questa ipotesi di progetto e per dibattere – aggiunge Beiletti -. Il no deve essere chiaramente motivato ma prima bisogna capire, partendo da presupposto che in linea di principio non siamo concordi: con tanta fatica abbiamo messo in piedi ed organizzato un servizio che funziona e non vorremmo rischiare di mandarlo in crisi". Concordi i colleghi. "La falde acquifere del nostro Comune sono già state parecchio impoverite" sottolinea per esempio, tra questi, il Sindaco di Mercenasco Giovanni Levrio.

 
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