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06 Luglio 2017 - 11:00
il parco in via della Costituzione
Presto il sindaco Fabrizio Puppo e il prefetto di Torino, Renato Saccone, si incontreranno alla presenza della Regione Piemonte per definire la situazione generale dei profughi a Settimo. La settimana scorsa, il nostro giornale aveva segnalato un presunto giro di prostituzione nei pressi dell’Oasi di via della Costituzione. Un via vai di ragazze di colore e di potenziali clienti a creare preoccupazione ai residenti e alle famiglie di quella zona. “E’ sotto gli occhi di tutti: - ci avevano scritto - basta fermarsi e guardare che cosa succede. Si vendono anche per una banconota da 20 euro”. La segnalazione dei cittadini è andata a segno.
Le profughe, rispetto agli uomini, restano per molto più tempo al centro Fenoglio. Su quella zona, soprattutto in prossimità del tratto ferroviario attraversato con troppa leggerezza dai profughi, sono stati intensificati i controlli nei pressi del parco. Gli uomini restano al Fenoglio da uno a sei giorni, poi raggiungono altri comuni in Italia per essere inseriti nei progetti Sprar, i servizi di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati, oppure migrano all’estero. Le donne, invece, hanno più difficoltà ad essere integrate e generano un turnover più lento. Così, dopo 15 o 20 giorni, cominciano ad uscire dal Fenoglio e la possibilità di essere intercettate dagli sfruttatori è tutt’altro che remota. Inoltre, a rendere l’accoglienza ancora più delicata e difficile, bisogna considerare anche un altro elemento: per esempio, nell’ultimo blocco di 400 persone appena arrivate al Fenoglio, le donne giunte qui in stato di gravidanza sono ben settanta. Un numero da non sottovalutare. E’ probabile che per i Comuni possano essere introdotti degli incentivi per accogliere le profughe, aumentando da 30 a 45 euro la quota destinata alle amministrazioni . E’ una proposta che con ogni probabilità sarà approvata entro fine anno. “La nostra situazione è comunque da definire – commenta il sindaco Fabrizio Puppo – . La città ha fatto la sua parte e continuerà a farla, ma è necessario un incontro con il prefetto e la Regione, per risolvere alcune criticità”. Intanto, sta procedendo la costruzione di un Hub di seconda accoglienza per 300 posti. Non uno di più. “Una struttura importante, recintata, con una sede distaccata della Questura – conclude Puppo - . Non ci saranno più le tende, come invece succede oggi”.
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