La notizia è stata data in anteprima dal sito “Archiportale.com”, il sito degli architetti d’Italia.
Stefano Boeri, con studio a Milano, in qualità di coordinatore scientifico, ha vinto la gara per il Piano Regolatore di Ivrea indetta dal Comune nella primavera del 2017, con una proposta progettuale fortemente caratterizzata dalla dimensione sostenibile e umanistica. .
“Ivrea - dice l’articolista - è un nodo simbolico e cruciale della storia dell’architettura e dell’urbanistica della seconda metà del Novecento in Italia. La città dove Adriano Olivetti (1901-1960) ha fondato la compagnia informatica divenuta poi un fenomeno globale, simbolo dello sviluppo industriale e centro sperimentale della costruzione umanamente orientata. Ad Olivetti si deve il primo trattato di urbanistica italiano, la “Città dell’Uomo”, pubblicato nel 1960, in cui si auspica lo sviluppo edile e di infrastrutture “a misura d’uomo”, con l’obiettivo di creare “armonia tra vita privata e vita pubblica, tra casa e lavoro, centri di consumo e centri di produzione”.
E poi ancora: “Su questa visione si sono plasmate le architetture industriali di Luigi Figini (1903-1984) e Gino Pollini (1903-1991), contaminate dalle avanguardie internazionali, con preciso riferimento a LeCorbusier (1887-1965). E ancora la copertura in lucernari di Eduardo Vittoria (1923-2009), gli interventi di Marcello Nizzoli (1887 – 1969) e Gian Mario Olivieri (1929). L’iniziativa privata di Adriano Olivetti da metà degli anni Trenta fornì le basi per il rilancio dell’attività urbanistica cittadina (Piano di un quartiere nuovo ad Ivrea,1934), redatto nel Piano regolatore edilizio e di ampliamento dagli architetti milanesi Figini e Pollini, dall’ingegnere valdostano Egisippo Devoti e dall’urbanista romano Luigi Piccinato...”.
Il progetto di Piano verrà elaborato da un team multidisciplinare di cui fanno parte: Massimo Giuliani, architetto; Giovanni Sciuto, pianificatore territoriale; Licia Morenghi, pianificatore territoriale; Marco Tosca, architetto; Aldo Besate, architetto; Luca Bisogni, biologo per NQA s.r.l.; Secondo Antonio Accotto, geologo; Cristiana Bernasconi, architetto; Renato Cavalli, sociologo per Prassicoop s.c.r.l.; Giuseppe Ferrari, avvocato; Lorenzo Giovenzana, pianificatore territoriale.
Parla l’assessore Giovanna Codato
L’attuale Prgc vigente ad Ivrea ha cominciato a muovere i suoi primi passi nel 2000 ed è poi stato approvato in via definitiva nel 2006. Non è vecchissimo, ma tutto il mondo intorno è cambiato. Figuriamoci che prevedeva una città da 30 mila abitanti e se tanto ci dà tanto la popolazione è addirittura diminuita.
“L’obbietivo è di arrivare ad un documento programmatico entro la fine dell’anno - commenta l’assessore all’urbanistica Giovanna Codato - a giugno comincerà un lavoro di ascolto...”.
Più nel particolare si passerà dalle grandi trasformazioni urbanistiche (vedi area ex Montefibre) alle piccole. “Oggettivamente - spiega Codato - la recessione del 2008 ha portato dei cambiamenti. E’ come se fosse un’altra epoca. C‘è stata una grande contrazione del mercato immobiliare e oggi ha più senso concentrarci sulle piccole trasformazioni, sulle ristrutturazioni e sui lotti di completamento... Insomma si limiterà molto il consumo di suolo”.
A questo Codato aggiunge un lavoro e un’analisi sulle attività economiche e sui flussi. “Ivrea è una città che ha molto da offrire con molte aziende che hanno deciso di investire nel territorio. Dobbiamo guardare anche a loro...”
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