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18 Maggio 2017 - 09:39
Oggi pomeriggio, il dottor Claudio Miccono chiuderà per l’ultima volta il suo studio medico di via Amati, nel rione Rigola, per sopraggiunti limiti d’età.
E il quartiere, composto da oltre 5mila abitanti, è in fermento visto che il fabbisogno sarebbe di tre medici: uno ogni 1.500 abitanti.
In queste settimane, la direzione distrettuale dell’Asl To3 ha inviato alle famiglie un foglio con tutte le indicazioni per scegliere il loro futuro medico di famiglia.
“Tutti in altri quartieri e persino uno a Druento”, spiega Edgardo Ciravegna, pensionato, che assieme ad altri residenti ha deciso di dare vita ad una petizione per chiedere all’Asl l’invio di un medico che possa limitare al massimo gli spostamenti di un quartiere composto per la maggior parte da anziani.
“Ci mettiamo nei panni di tutte quelle persone che magari non hanno parenti che possano accompagnarle dal medico. I mezzi pubblici non passano con regolarità e, in alcune zone, non ci sono, con il rischio che si debbano fare dei pezzi a piedi”.
Per ora le firme sono ancora in fase di raccolta ma hanno già superato quota 250 e ora si cercano attività commerciali sul territorio che vogliano ospitare questa petizione, che verrà poi portata all’Asl To3 e per conoscenza al sindaco Roberto Falcone.
E se lo scorso anno è andato in pensione il dottor Giacomo Massa, a fine anno toccherà all’ex sindaco Giuseppe Catania, per quella che appare come una vera e propria emergenza.
Ma per l’Asl To3 e per il direttore di Distretto, Mara Simoncini, “non esiste alcuna emergenza medici - la situazione è tranquilla ed i posti liberi ci sono per tutti. I 22 medici di famiglia di Venaria hanno ancora ben 3.772 posti liberi su tutta la città, di cui 549 posti liberi nel solo quartiere Rigola”.
Peccato che l’ultimo baluardo medico del rione, il dottor Bruno Prunelli, sia anche lui in procinto di andare in pensione fra due anni e di pazienti ne sta prendendo con il contagocce.
Ma Simoncini va oltre: “La popolazione di Venaria dispone di ampie possibilità di scelta e che al massimo prevedono qualche centinaio di metri di distanza dall’abitazione. In ogni caso, il servizio aziendale ha chiesto fin da ora alla Regione la pubblicazione di nuove ore per due ulteriori medici di famiglia, in vista di altri pensionamenti nei prossimi anni”.
I residenti lanciano una proposta: “Se il Comune fosse d’accordo, potrebbe dare in affitto ad un prezzo simbolico la villetta in disuso del centro di incontro Rigola. Magari in questo modo qualche medico potrebbe anche prendere in considerazione l’ipotesi di venire qui ad esercitare la sua professione”.
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