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VENARIA. Nuova chiusura dei cimiteri per possibili crolli

VENARIA. Nuova chiusura dei cimiteri per possibili crolli

Non c’è pace per i cimiteri di Venaria e Altessano. Se solo pochi mesi fa la cittadinanza ha festeggiato la loro riapertura dopo i due anni di chiusura per la presenza di amianto nei campi a terra, è notizia di venerdì la nuova parziale chiusura di alcune aree per possibili crolli.

“Si avvisa la cittadinanza che alcune aree dei cimiteri cittadini, appositamente segnalate, non sono accessibili per potenziale rischio di distacco di parte delle coperture. Sono in corso le verifiche”. Questo il messaggio inviato da Palazzo Civico agli organi di informazione e poi affisso agli ingressi dei due cimiteri.

Le aree soggette al provvedimento sono quelle dove sono presenti i loculi di vecchia realizzazione, con la sola eccezione della struttura grigia a cilindro presente nel cimitero generale.

Per il sindaco Roberto Falcone, “Lo stato di incuria in cui per anni sono stati lasciati i cimiteri ovviamente ha delle ripercussioni dalle quali non abbiamo certo intenzione di tirarci indietro. A seguito di una verifica dei Vigili del Fuoco dobbiamo accertare l'entità del pericolo di transito in alcune aree di entrambi: per questo abbiamo provveduto a segnalarne la chiusura tramite segnaletica e avvisi sul sito internet del Comune”.

Ancora ignote le tempistiche di riapertura, anche se è facile ipotizzare che rimarranno chiusi per parecchio tempo, visto che ora dovrà essere eseguita una perizia per poi dare avvio all’iter per la messa in sicurezza definitiva.

“E noi l’avevamo detto in tempi non sospetti - attacca Valter Perin, presidente del Comitato per la difesa dei defunti dei due cimiteri cittadini - Per mesi siamo passati come degli uccelli del malaugurio e come persone che volevano solo screditare questa amministrazione comunale. Ma avevamo semplicemente detto la verità: il rischio di crolli è elevatissimo. Ora vedremo come agiranno e quanto verrà a costare questo intervento. Speriamo solo che i lavori partano in tempi celeri e non fra anni. Perché sarebbe un’onta terribile”.

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