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SAN MAURO. Comune condannato a pagare 20 mila euro alla Seta

SAN MAURO. Comune condannato a pagare 20 mila euro alla Seta

La sede di Seta Spa, a Settimo

A fine febbraio è arrivata la condanna di primo grado: il comune dovrà pagare poco più di 20 mila euro alla Seta (la società che gestisce la raccolta rifiuti), trattasi di interessi passivi per il ritardato pagamento di fatture rela- tive all’anno 2012. La sentenza, giunta dalla sezione civile del tribunale di Torino, ha lascito di stucco l’amministrazione; i ritardati pagamenti del 2012, infatti, erano imputabili, esclusivamente al perdurare dell’irregolarità contributiva della Società Seta Spa, come peraltro più volte comunicato alla società stessa.
Faremo senz’altro ricorso in appello - ha spiegato il sindaco Marco Bongiovanni - si tratta di una decisione che non ci vede d’accordo. Seta, nel 2012, non era a posto con i contributi ai dipen- denti, aveva delle irregolarità, per questo i pagamenti arrivarono in ritardo, non per altri motivi. In poche parole, Seta ha chiesto in- teressi su delle somme che il co- mune non poteva pagare per colpe derivanti dalla società stessa, il comune non c’entra nulla”.
La vicenda risale agli anni 2011 e 2012, quando cioè Seta non svolgeva la raccolta rifiuti a San Mauro. All’epoca, il servizio era gestito da Armellini. Seta si occupava invece di alcuni servizi tra cui lo smaltimento in discarica. Nei primi due anni di amministrazione Dallolio il Comune si trova però di fronte ad un problema: è impossibilitato a pagare l’azienda settimese. Il Durc di Seta (il documento unico di re- golarità contributiva, ossia l’attestazione dell’assolvimento, daparte dell’impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei con- fronti di INPS, INAIL ecc) risulta infatti irregolare.
Il versamento, quindi, è di fatto bloccato da problemi tecnici. Come risolvere la questione? È la stessa Seta a indicare un’alter- nativa, autorizzando l’amministrazione a pagare direttamente all’Inps. Cosa che San Mauro fa, anche se non per l’intero am- montare del debito in quanto versando direttamente all’Inps avrebbe pagato una cifra superiore a quella effettivamente dovuta a Seta.
La restante quota il Comune la versa all’azienda Smc, colei che gestisce la discarica di Chivasso e che nutre a sua volta importanti crediti nei confronti di Seta. Il tutto si conclude con una convinzione da parte dell’amministrazione Dallolio, sicura di avere saldato il debito con Seta. Il giudice, però, non ha avvalorato la tesi del comune, condannandolo al pagamento degli interessi e delle spese legali.
La diatriba tra comune e Seta, proseguirà in appello.
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