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07 Marzo 2017 - 12:58
Strada
Si apre uno spiraglio per l’inizio dei lavori di allargamento della “strettoia” di Pont Canavese sulla Sp 47, anche in seguito al pressing, in Consiglio della Città metropolitana, del leghista, Mauro Fava. “Dopo anni di attesa, di false speranze e di sostanziale disinteresse, finalmente abbiamo fatto un passo in avanti, forse decisivo – afferma il consigliere – E voglio ringraziare la Giunta e soprattutto il consigliere delegato alla Viabilità, Antonino Iaria, per l’interesse che ha dimostrato, compiendo insieme a me un sopralluogo che ha evidenziato tutte le criticità di questo tratto stradale”. La vicenda si trascina da diversi anni e riguarda in particolare un settore lungo circa 700 metri, dove la carreggiata è così stretta da impedire il passaggio contestuale di due autovetture. Con conseguenti problemi alla circolazione e il frequente formarsi di lunghe code nelle due direzioni. Con effetti negativi anche sulle potenzialità turistiche della valle Soana. Il problema era già stato posto all’attenzione dell’allora Provincia di Torino nel 2008 con alcune interrogazioni presentate da Franco Papotti.
“Ma erano sempre rimaste lettera morta, nonostante avessimo in maggioranza esponenti di spicco della nostra zona come l’ex sindaco di Cuorgnè Vacca Cavalot, il collega di Pont Marco Balagna o l’assessore eporediese Avetta – prosegue Fava – Molte chiacchiere, ma fatti zero. Tant’è che, nonostante che la Provincia avesse acquisito nel 2008 due immobili che insistono tuttora sulla strada e di cui si necessita la demolizione, per avere il primo progetto di ampliamento si è dovuto attendere tre anni: ma non è mai stato finanziato”.
Dopo una nuova lettera al sindaco della Città metropolitana Chiara Appendino da parte degli amministratori dei Comuni di Ingria, Pont, Ronco e Valprato, e dopo l’interrogazione presentata da Mauro Fava, giovedì scorso (23 febbraio) è stato effettuato il sopralluogo alla presenza dei tecnici del settore Viabilità. “La visita ha messo in luce tutta la pericolosità e le difficoltà alla circolazione che la strettoia comporta – conclude Fava – Ora si lavorerà ad una nuova suddivisione del progetto in lotti che rispecchino maggiormente le necessità più urgenti, dopo di che verrà discusso in Commissione e in Giunta il suo finanziamento. Non è ancora la parola fine di questa lunga storia, ma almeno un primo passo in avanti è stato fatto. Continueremo a vigilare affinché la Giunta porti avanti questo intervento”.
La soddisfazione del consigliere del Carroccio è condivisa dal suo collega di partito Franco Papotti, che per primo insieme a Cesare Pianasso aveva evidenziato il problema della Sp 47. “Vorrei poter dire che finalmente il cerchio si chiude, ma aspetto a festeggiare quando la Città metropolitana darà effettivamente il via all’opera – commenta – Mi congratulo intanto con Fava, per aver portato avanti questa battaglia, dimostrando l’importanza di avere dei rappresentanti che nei fatti, e non con vuote parole, hanno a cuore le sorti del nostro spesso bistrattato e ignorato Canavese”.
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