Consiglio denso di novità quello che si è tenuto venerdì nel paese degli agnolotti di mele. Quattordici i punti portati all’ordine del giorno dal sindaco Beppe Bava,circondato da un gruppo silente e riverente, condizione indispensabile per poter permettere al “capo” di avviare un monologo totalizzante e ingombrante, spezzato dalla voce dell’opposizione sul punto della copertura dei servizi ad uso individuale, ossia la quota di copertura da parte del Comune delle spese di trasporto scolastico e della mensa che si attesta ad uno scarso 30 per cento del totale, con il restante 70 per cento a carico della cittadinanza. La minoranza contesta, si aspetta uno sforzo maggiore, il sindaco si attacca ai parametri di legge per giustificare il minimo sindacale offerto alla plebe e va avanti aristocraticamente, passando all’approvazione delle aliquote di Tari e Imu, sostanzialmente invariate rispetto all’anno scorso: ancora voto di contrasto della minoranza, la bilancia pende troppo sul prelievo e poco sull’offerta di servizi proposta dalla maggioranza. L’amministrazione porta poi sul tavolo la programmazione 2017-2019 dove fa capolino una nuova voce di entrata, che non può passare inosservata per il suo ammontare ad un piccolo paese: la realizzazione di un nuovo centro commerciale Bennet nell’ex Lancia di Chivasso reca con sé un risarcimento ai comuni limitrofi per le conseguenze potenzialmente nefaste che l’arrivo del gigante potrebbe avere sulle loro attività commerciali. Circa 70 mila euro per San Sebastiano che il sindaco provvisoriamente ripartisce così: 43 mila ancora “sull’ecomostro”, 18 mila sull’abbellimento della rotonda del ponte Bailey, impieghi che fanno storcere il naso alla minoranza. Per Progetto San Sebastiano il divario tra le due parti nell’approccio agli investimenti resta incolmabile, opporre il proprio veto è quindi scontato, appellandosi all’incoerenza tra la costante pochezza delle risorse cui fa ricorso il primo cittadino e gli improvvisi slanci di magnificenza. L’assegno del Bennet non arriverà prima di un anno:c’è ancora tempo per discutere di cosa fare della gallina dalle uova d’oro. Intanto si arriva al fondo della riunione consiliare ed ecco il coup de théatre, buttato lì quasi per caso, in realtà con malcelata soddisfazione, l’atto finale che svela la trama tessuta e cucita dietro le quinte, segretamente, per garantire l’effetto sorpresa e la spettacolarità del marketing elettorale. Con la proposta di deliberazione numero 4 San Sebastiano recupera la casa cantoniera ex ANAS dal Demanio, la sgombera dagli occupanti e la offre alla C.R.I. di Lauriano che dovrà riunirsi per deliberare se accettare il cambio di sede, ma la decisione è quasi scontata. L’insediamento nella nuova struttura consentirebbe peraltro ai volontari crociati un risparmio cospicuo sull’affitto. Les jeux sont faits…
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