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VENARIA. A Salvino Ippolito piace D’Alema

VENARIA. A Salvino Ippolito piace D’Alema

salvino Ippolito

Dopo la “Margherita” e il Pd, ora per Salvino Ippolito è tempo di “ConSenso”. Perché l’ex candidato sindaco piddino, finita l’avventura nel partito di Renzi, ha deciso sì di proseguire in consiglio comunale tra le fila del “Gruppo Misto” ma ha già iniziato a guardarsi attorno per il futuro.

E il futuro potrebbe davvero essere il contenitore politico creato da Massimo D’Alema e recentemente presentato a Roma.

E al centro congressi Frentani c’era Ippolito ma anche l’ex sindaco di Settimo, Aldo Corgiat e anche altri volti noti del panorama politico subalpino di sinistra. 

“Per ora ConSenso non è un partito - tiene a precisare Ippolito - ma l’evoluzione dei comitati per il no al referendum costituzionale. Ed io ero per il no, così come non reputo vincente la riforma del lavoro ed altre idee pensate e realizzate da Renzi nel corso del suo mandato al Governo”.

Se sarà Ippolito il “coordinatore territoriale” di questa associazione forse è prematuro per dirlo, ma voci di corridoio lo danno quasi per assodato.

Dei cinquanta partiti in treno due sabati fa per andare nella Capitale ad ascoltare D’Alema, solo Ippolito e pochi altri non hanno un piede ancora nella scarpa del Pd. “Il progetto Pd, per ora, è un progetto che non riesco a sposare perché non ci credo. Magari con un nuovo segretario nazionale, con nuove idee e nuove iniziative, magari potrei pure riavvicinarmi. Ma dovranno essere molto convincenti”.

Come D’Alema, anche Ippolito è per le “elezioni nazionali subito. Basta con le conte interne. E’ ora di dare delle risposte certe agli elettori. Nel bene e nel male. In Italia c’è bisogno di un progetto di sinistra vero, con senso, come ha ribadito più volte nel suo discorso D’Alema. E basta anche ai listoni per fare numero e per governare a tutti i costi. Anche in questo ha fallito Renzi”.

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