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17 Gennaio 2017 - 17:48
Cavi di rete Internet
La banda larga per internet?
E’ un problema soprattutto fuori dalle città di una certa dimensione dove i grandi operatori, i big delle telecomunicazioni, da Fastweb a Telecom, non hanno alcun interesse a investire.
Di questo si sta occupando il Ministero dell’economia e lo sta facendo con Infratel Spa una società pubblica al 100% nata proprio per costuire la rete di cavi che manca.
Lo farà tra il 2017 e il 2020 in tutti quei comuni piemontesi, e sono ben 1.150, considerati «a fallimento di mercato».
Per l’esattezza, e per il Piemonte, l’investimento avrà un valore di 284 milioni e servirà per realizzare 5.670 km di banda ultralarga, sufficienti per raggiungere 1.385.015 piemontesi, 90.865 abitazioni oltre a 109.869 imprese.
Sulla carta si garantiscono i 30 megabit per tutti e 100 megabit al secondo per le pubbliche amministrazioni e imprese.
Se ne è parlato anche nel corso di un recente dibattito in consiglio comunale. All’ordine del giorno l’approvazione di una convenzione che dà a Infratel “campo libero” in alcuni quartieri di Ivrea.
“La città di Ivrea - ha sottolineato il vicesindaco Enrico Capirone - è ricompresa tra i 409 municipi interessati dalle procedure operative di sviluppo del piano. Abbiamo ritenuto opportuno cogliere questa opportunità e sottoscrivere la Convenzione operativa per l’esecuzione dei lavori consistenti nelle opere di scavo e posa della fibra ottica. I lavori rappresentano il passaggio fondamentale per l’estensione dei sistemi di connettività veloce alla rete internet...”
E se è vero che non ci sarà alcuna spesa per la Città di Ivrea è altrettanto vero che la convenzione derogherà, in favore di Infratel, ad alcuni articoli del vigente regolamento sulla manomissione di suolo pubblico, in particolare in merito alla non applicazione della cauzione e alle modalità e termini delle richieste di intervento e dei successivi ripristini.
Tutti favorevoli, salvo il consigliere comunale Alberto Tognoli che si è astenuto.
“Non capiamo perchè si debba derogare al regolamento... Questa è prevaricazione...” hanno più o meno evidenziato in tanti tra le file della minoranza. Da Pierre Blasotta dei cinquestelle a Francesco Comotto.
“O facciamo così o niente banda ultralarga...” più o meno la risposta.
Infratel, 3 miliardi di investimento
Infratel Italia - Infrastrutture e Telecomunicazioni per l’Italia S.p.A. è una società pubblica che opera nel settore delle telecomunicazioni per il Ministero dello sviluppo economico del quale è una società in house. Effettua progettazione, costruzione e manutenzione di reti di telecomunicazioni in fibra ottica per l’accesso a internet tramite connessione a banda larga e banda ultra larga.
È controllata da Invitalia, che ne possiede il 100% delle azioni.
Nasce il 23 dicembre 2003 con il compito di realizzare reti di telecomunicazioni in aree a fallimento di mercato, ovvero regioni del Mezzogiorno d’Italia in cui i costi sostenuti per la costruzione delle infrastrutture non saranno remunerati una volta che queste entreranno in servizio. Dopodiché tale rete verrà affittata ai vari operatori di telecomunicazione che forniranno la connessione ai cittadini della zona cablata. In seguito la sua missione si è estesa alla copertura di aree in digital divide in tutto il territorio nazionale.
Infratel Italia prevede, tra il 2016 e il 2020, la costruzione di una rete pubblica in fibra ottica in 7300 comuni italiani (comprese tutte le aree a fallimento di mercato), con un investimento diretto dello Stato di circa 3 miliardi di euro.
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