La strada non è pericolosa al “punto giusto”. Non abbastanza. Non da mettere sull’altolà la ex Provincia, oggi Città Metropolitana. E’ quello che scriveva, nel 2014, due anni fa, l’assessore alla viabilità alle richieste inoltrate dal comune di San Giusto dopo solleciti della popolazione e della minoranza consiliare. Ma no! Che sarà mai! Le statistiche sono le statistiche e, stando ai numeri, gli incidenti lungo tutto il tratto della sp 40 non sono poi così tanti… Dicevano, in sostanza, gli uffici guardando a quei 18 km che attraverso San Giusto, San Benigno, Foglizzo, Volpiano e Leinì. Risultato: gli incidenti continuano, in maniera cadenzata. Periodicamente qualche mezzo esce fuori strada. E’ successo nella mattinata di mercoledì scorso, intorno alle 8 quando Renault Megan è slittata fuori dalla carreggiata. Nessun ferito: alla guida la conducente, residente da poco in paese, non ha riportato nemmeno un graffio. Ma l’episodio ha alzato nuovamente l’attenzione sulle condizioni di quella strada. “In un mese non si contano i sinistri. E vogliamo sostenere che siano pochi?” commenta provocatorio il capogruppo della minoranza consiliare “Obiettivo Comune”, Moreno Prono. Solo pochi giorni prima un altro camion era finito nel fosso. Immediati i soccorsi per tirarlo fuori. “Adesso basta - tuona Prono -. Chiediamo ai sindaci dei tre comuni di San Giusto, San Giorgio e Foglizzo di prendere carta e penna e di far sentire la propria voce”. Malgrado l’ex assessore alla viabilità Alberto Avetta avesse risposto snocciolando gli interventi eseguiti negli anni scorsi (concentrati per lo più su Volpiano se non per la costruzione della rotonda di via Pinetti a San Giusto) resta la realtà inesorabile che è sotto gli occhi di tutti: una pericolosa curva ad esse e una carreggiata talmente stretta che se incontri un pullman mentre stai guidando devi pregare il rosaio… “Chiediamo - ribadisce Prono - la stessa cosa che chiedevano i gruppi consiliari di Pagina Nuova e della Lega Nord in una interpellanzadel 2012: che scrivano una lettera per rinfrescare la memoria e parlino con l’assessore ai trasporti della Città Metropolitana perlomeno per mettere in sicurezza questo tratto di strada”. Allora, nel 2012, il sindaco Giosi Boggio si era fatta portavoce. Avetta spiegava, inoltre, che diversi interventi erano in elenco, ma non finanziabili per via della carenza di fondi da dirottare sulle “priorità”.
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