AGGIORNAMENTI
Cerca
23 Dicembre 2016 - 09:41
Rischia una condanna a tredici anni di reclusione, Ilaria Grandi, la 37enne di Venaria che dalla primavera del 2014 all’autunno del 2015 tentò a più riprese di uccidere, avvelenandoli, i suoceri.
Alla sbarra per tentato omicidio aggravato, la donna a metà settimana nell’ultima udienza prima della sentenza di mercoledì 21 dicembre al Palazzo di Giustizia “Bruno Caccia” di Torino, ha trattenuto a stento le lacrime dopo aver ascoltato la richiesta proferita dal sostituto procuratore Marco Sanini, che per tutto il processo ha accusato la donna di aver somministrato, quotidianamente, una dose di Serenase - potente tranquillante - provocando in loro stati confusionali, problemi di salute come spasmi muscolari, alterazione cardiaca, difficoltà di deambulazione, lesioni gravi e cadute.
Durante le diverse sedute dibattimentali, i consulenti di difesa e accusa hanno constatato come i dosaggi di Serenase somministrati alla coppia di anziani “non avrebbe potuto portare alla morte dei due” ma anche come la Grandi (difesa dagli avvocati Emanuele Marcovina e Silvana Fantini, ndr) “non poteva non essere a conoscenza del fatto che con quei suoi gesti avrebbe potuto portare alla morte, quale estrema conseguenza”. Eppure per il sostituto procuratore Siani “il bugiardino del farmaco parla chiaro: può provocare la morte. Quel farmaco ha portato alla rottura del bacino del suocero mentre la suocera si era rotta uno zigomo”.
Difesi dall’avvocato Francesca Violante, i due anziani e i loro famigliari hanno chiesto una provvisionale di 1,1 milioni di euro. Per i suoi legali, la Grandi “non ha mai avuto intenzione di uccidere i suoi due parenti. E poi la dose non poteva essere letale. Per questi motivi deve essere assolta”.
Come “ultima carta”, la 37enne ha scritto una lettera di scuse ed ha avanzato una proposta di risarcimento.
La sentenza, mercoledì 21 a Torino, a metà mattinata.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.