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19 Novembre 2016 - 08:25
Solo qualche settimana fa, al Concordia è stata presentata la nuova stagione teatrale 2016-17, alla presenza di sindaco, assessore alla Cultura, della “triade” del Cda della Fondazione Via Maestra e di tutti gli altri “big” che ogni giorno rendono possibile l’apertura del teatro di corso Puccini.
Una stagione che per gli addetti ai lavori pare sia anche di grande respiro e di ottimo livello. E per questo teatro è già un ottimo passo in avanti.
Eppure, “c’è chi dice no”, come direbbe Vasco Rossi. Perché al sindaco Roberto Falcone il programma non è piaciuto. E non per la qualità degli eventi, bensì per il “modus operandi” usato per crearlo ed organizzarlo.
E lo ha detto a chiare lettere durante la presentazione stessa, sfiduciando di fatto Mirco Repetto, storico direttore del Teatro della Concordia, da anni “cuore pulsante” della struttura.
“Non ho sfiduciato nessuno - spiega Falcone - A me non mi interessa se la stagione sia bellissima o bruttissima, lo vedremo a fine anno teatrale, ovvero a giugno, quando si tireranno le somme. Il problema è la mancata condivisione dei progetti, non c’è stata trasparenza e non c’è stato dialogo. E questo non lo posso accettare, perché il gruppo politico di cui faccio parte vuole la trasparenza in tutto, anche nell’organizzazione di un cartellone teatrale”.
E ancora: “Se tu fossi un imbianchino e venissi da me, ed io ti dicessi che devi farmi tre camere con i colori rosso, giallo e verde e tu me li fai di altri tre colori, comprendi l’arrabbiatura. Ecco, le cose devono essere concordate, specie se da tempo si è detto che si sarebbe dovuto operare in un determinato modo”.
Una sfiducia verso Repetto che appare piuttosto palese anche se sa tanto di “cane che si morde la coda”, visto che Repetto è stato confermato dal Cda, a sua volta nominato da Falcone, che è presidente della Fondazione stessa.
Insomma un bel caos, accentato ulteriormente dallo stesso primo cittadino, che ha attaccato il direttore del Concordia anche sul piano politico, visto che Repetto è da sempre vicino a “Punto e a Capo” ma anche al Pd: “Nella vita bisogna capire se si vuole fare i politici o i tecnici o i direttori di teatro. Le due cose assieme stridono…”.
Ma in tutto questo Repetto cosa dice? Per ora, nonostante si sia più volte provato a contattarlo, si è trincerato dietro al più classico dei “no comment”.
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