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18 Novembre 2016 - 10:20
Se la battaglia sull’amianto pare essere stata accantonata, visto la ormai imminente conclusione dei lavori di bonifica, nei cimiteri cittadini esplode ora la polemica riguardante la sicurezza.
A far scoppiare il “bubbone” ci pensa Valter Perin, presidente del “Comitato contro i soprusi nei cimiteri di Venaria”, che ad oggi conta una settantina di iscritti in pochissime settimane.
Perin, nei giorni scorsi, ha compiuto un giro di perlustrazione dei camposanti di Altessano e di quello generale di Venaria, in viale Giordano Bruno.
“Ed in entrambi la situazione è davvero assurda - commenta Perin - i muri sono pieni di inflitrazioni, a volte emerge il cemento armato, cadono dei calcinacci. E se piove diventa un pantano, creando non pochi disagi ai fruitori, che nella maggior parte dei casi sono anziani”.
E per il presidente del Comitato questa è una vera “vergogna. Per due anni ci hanno chiuso i cimiteri per via della presenza di amianto, per questioni di sicurezza. Millequattrocento morti tombati per sempre sotto terra per una decisione della Giunta, questo quando le due strutture sono fatiscenti e gli operai delle ditte hanno bonificato senza alcuna protezione. Non c’è rispetto per i morti e non c’è rispetto per i parenti dei defunti, che ogni volta che si recano nei due cimiteri per posare un fiore o per pregare è a rischio la loro incolumità”.
Per Perin “è palese che questa Giunta, per la maggior parte composta da non venariesi, non ha a cuore i nostri defunti, sennò avrebbero messo in sicurezza tutte e due le strutture e non avrebbero fatto solo la bonifica dell’amianto”.
A fare chiarezza ci pensa l’assessore Giuseppe Roccasalva: “E’ vero. I cimiteri hanno dei problemi ma non ci sono pericoli per l’incolumità dei cittadini che si recano ogni giorno a trovare i loro cari. Saremmo dei pazzi a lasciare aperte delle zone se fossero inagibili”.
Roccasalva precisa anche che a breve “cercheremo di capire come agire per andare a compiere gli interventi nei due cimiteri. Dovrebbero essere lavori in capo a Vera Servizi, perché sono di natura ordinaria e non straordinaria. Ma ora stiamo cercando una soluzione ottimale per intervenire già nell’anno nuovo, inserendoli nel piano triennale delle opere pubbliche”.
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