AGGIORNAMENTI
Cerca
14 Novembre 2016 - 17:36
Guardia di finanza
Hanno inscenato una separazione per intascare un assegno sociale di circa 700 euro al mese. E' l'inganno scoperto dalla guardia di finanza, che ha denunciato due anziani coniugi, divisi soltanto per interesse. Uno stratagemma pensato dalla moglie, ex addetta in un ufficio pensioni dell'Inps, e messo in pratica dal marito, che per ottenere il sussidio ha dichiarato di non avere alcun reddito.
Le fiamme gialle hanno anche sequestrato 110 mila euro, probabile frutto del raggiro che andava ormai avanti da tempo.
Il trucco è stato smascherato a Torino.
La coppia è ora accusata di truffa aggravata, reato di cui dovrà rispondere davanti alla Procura della Repubblica di Ivrea.
Nei guai è finito un settantenne, che grazie alla finta separazione ha frodato lo Stato per oltre dieci anni intascando l'assegno di norma destinato a sostenere chi non ha alcun reddito familiare.
Per non dare troppo nell'occhio, il 'separato per convenienza' aveva anche trasferito la residenza in una casa fatiscente di Coassolo, un piccolo comune delle Valli di Lanzo, ma non si è mai allontanato dalla casa in cui viveva con l'(ex) moglie nel capoluogo piemontese.
Le fiamme gialle - che tra i loro compiti prioritari hanno proprio il contrasto alle frodi alla pubblica amministrazione - hanno in realtà accertato che la coppia non se la passava poi così male. La moglie 'di fatto', ritenuta dagli inquirenti la mente della truffa e per questo motivo denunciata al pari dell'uomo, era infatti intestataria di vari conti correnti e polizze assicurative. E, sempre secondo quanto accertato dalle indagini patrimoniali e dai riscontri incrociati dagli inquirenti, aveva anche aderito ad alcuni fondi di investimento.
Una situazione patrimoniale ben diversa, dunque, da quella di chi ha effettivamente diritto all'assegno sociale, ai quali per anni la coppia - fa notare la guardia di finanza - ha sottratto risorse. Una situazione che ha finito col danneggiare "tutti i cittadini", osservano al Comando provinciale della guardia di finanza, che ricorda tra le conseguenze di simili rapporti anche l'aumento dei costi dei servizi pubblici.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.