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PAVONE. Si è dimesso l'assessore Maurizio Giglio Tos

PAVONE. Si è dimesso l'assessore Maurizio Giglio Tos

Il Sindaco Alessandro Perenchio

L’assessore esterno Maurizio Giglio Tos si è dimesso. Con lettera protocollata in municipio il 10 ottobre scorso. Lascia la delega ai lavori pubblici e all’urbanistica. La ragione? “Semplicemente per motivi di lavoro - ci risponde -. E niente di più”. C’entra qualcosa le agitazioni interne alla maggioranza degli ultimi mesi? Il vicesindaco Gianfranco Cobetto e l’assessore Irene Ferrero hanno formato un gruppo autonomo, insieme ai consiglieri Andrea Ceccarello e Roberto Paonessa. Una iniziativa che ha messo il gruppo in una situazione di imbarazzo e ha lasciato inizialmente il sindaco Alessandro Perenchio disorientato. Poi, però, nulla è accaduto. Tutti sono rimasti al loro posto. Perenchio non ha tolto le deleghe a nessuno. Cobetto e Ferrero non hanno puntato più di tanto i piedi se non esporre alcune osservazioni per esempio al documento unico di programmazione. Oggi la decisione di Giglio Tos di uscire di scena. “Assolutamente io non ho mai avuto nessun problema né con Cobetto né con la Ferrero, gli attriti di cui hanno parlato i giornali non esistono” mette in chiaro l’ormai ex assessore. “Il fatto - spiega - è che sono molto impegnato tra il mio lavoro di dipendente nel comune di Samone e la mia attività privata. Non riuscirei più a seguire l’attività amministrativa di Pavone”. Di certo le dimissioni lasciano basiti quanti, sotto elezioni, hanno visto nascere questa nuova lista. Addirittura girava voce che Giglio Tos volesse formare una sua proprio lista. Sono seguiti poi gli accordi che hanno portato alla formazione odierna. “In realtà, tra gli accordi c’era anche questo: che avrei lavorato per un paio d’anni come assessore esterno e poi avrei lasciato per dare spazio, per far crescere qualcun altro”. Perenchio, intanto, pochi giorni fa, ha promosso alla carica di assessore Mauro Anselmo. La situazione puzza di bruciato, invece, alla minoranza. Andriolo punta il dito contro un comportamento quantomeno poco chiaro. “Questi signori - è convinto Andriolo - calpestano i loro stessi elettori. Giglio era entrato in giunta perché aveva rinunciato ad una sua lista. Doveva portare un valore aggiunto. In questo modo era stata presentata la delega assegnatagli. Oggi non serve più? Come minoranza pretendo delle risposte anche perché l’altra settimana è stata convocata una commissione e non siamo stati messi al corrente del turn over avvenuto in giunta. Sarebbe stata questione non solo di cortesia istituzionale ma di trasparenza. Ci siamo visti per un sopralluogo al mulino e al museo sabato scorso e non ci è stato detto nulla. E’ un comportamento inaccettabile nei confronti della comunità. A questo punto il sindaco deve dare delle spiegazioni”.
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