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IVREA. Ballurio: “Io indegna? Lo vedremo!” Ma l’alloggio di Guelpa non si tocca

IVREA. Ballurio: “Io indegna? Lo vedremo!” Ma l’alloggio di Guelpa non si tocca

Ballurio Tiet Elisabetta

Tutto le poteva capitare tranne d’essere definità “indegna” da Daniele Jalla, Presidente della Fondazione Guelpa. Per questo la scorsa settimana, subito dopo aver appreso la notizia, il presidente del consiglio Elisabetta Ballurio, ha preso carta e penna e in un lungo comunicato ha spiegato tutte le sue ragioni. Eccolo “Dal 2014 sto discutendo con la Fondazione Guelpa perché il Consiglio Comunale abbia il dettaglio degli investimenti che la Fondazione sostiene. Dati che il Consiglio Comunale non ha ancora avuto, con la motivazione che la Fondazione è ente di diritto privato. Li vogliamo avere perché il nostro mestiere è, tra le altre cose, quello di controllare come le risorse pubbliche vengano spese e se non abbiamo il dettaglio ma solo le somme generiche è difficile capirlo ed esprimerci in merito. Coosa che dobbiamo fare dal momento che con il Bilancio del Comune di Ivrea i Consiglieri Comunali votano anche il Bilancio della Fondazione Guelpa. Come sostengo da tempo tutte le norme, a partire da quelle comunitarie, sono andate a rendere sempre più trasparenti (fortunatamente) i contenitori di soldi pubblici. Comprese le Fondazioni di diritto privato fondate da soggetti pubblici, con risorse pubbliche, con cda nominati dal pubblico e obiettivi di pubblica utilità. Che sono state non a caso inserite nel Bilanci dei Comuni. Piuttosto di buon senso. Altrimenti qualsiasi ente pubblico potrebbe decidere di rendere delle risorse pubbliche private e non più controllabili. Non lascerò pertanto nulla di intentato per rendere meno opaca la gestione di questo ente. E’ mio dovere farlo, come Consigliere Comunale verso i Cittadini, come Presidente del Consiglio Comunale verso i colleghi Consiglieri, ma soprattutto è un dovere morale verso Lucia Guelpa. A questo proposito aggiungo che sono personalmente contraria alla vendita dell’appartamento della signora Guelpa situato in Piazza di Città e già periziato ad hoc dal cda della Fondazione. Quando qualcuno lascia in eredità un certo numero di milioni di euro, i soldi per tenere in ordine la casa dove ha vissuto (o la sua tomba) si trovano. Lo si utilizzi piuttosto a fini culturali. In fondo, ad oggi, a causa di mancanza di spazio, il Comune di Ivrea si trova a pagare (con soldi quindi pubblici) un affitto a terzi per i locali dell’Ufficio Cultura. Se poi invece si realizzasse un progetto così eccezionale da dare lustro, fare cultura e occupazione e servisse impegnare tutte le risorse allora potrei anche superare questa mia posizione perché sarei certa di non mancare di rispetto alla Signora Guelpa. Perché come Consigliere Comunale non sono certo interessata solo a fischiare i falli. Quello fa parte del mio ruolo di controllore dell’amministrazione. E anche se può essere un ruolo scomodo credo in generale che il nostro Paese andrebbe meglio se ognuno facesse il suo mestiere anche quando questo risulti fastidioso per chi governa e si è per giunta della stessa squadra. Non è questo tuttavia il mio ruolo principale ed è spiacevole dover perdere tante energie in questo modo. Il ruolo a cui tengo maggiormente è quello invece di Consigliere che ha chiesto il voto ai propri concittadini sulla base di un programma che vorrei vedere realizzato quanto prima. Riporto fedelmente ciò che il programma della maggioranza a sostegno del Sindaco riportava: “(…) In questo contesto un ruolo importate assume la Fondazione Guelpa. Attraverso questa istituzione sono state avviate fondamentali operazioni di restauro e di studio di opere d’arte ricevute in eredità, di organizzare eventi e di aiuto e sostegno alle iniziative per la riapertura del museo cittadino del quale la Fondazione dovrà assumere un ruolo primario. Oltre alla riapertura del museo la nuova Amministrazione dovrà focalizzare il proprio impegno nella ristrutturazione della biblioteca civica. Disporre del museo ristrutturato, di una biblioteca degna della sua straordinaria importanza, degli spazi resi disponibili su piazza Ottinetti anche per utilizzi commerciali costituisce un innegabile salto di qualità per la città e il suo centro storico.(…)”. Perché questo fosse realizzato stiamo sostenendo da quasi quattro anni un Sindaco e degli Assessori che hanno da sempre il mandato di realizzarlo, come dimostra lo stralcio del programma del 2013 che ho riportato. Hanno a disposizione un ente strumentale che il Comune controlla come la Fondazione Guelpa. E che sia un ente strumentale del Comune non lo dico io lo dicono tutti gli atti comunali in merito. Io e come me altri si sono spesi a sostegno di questa Amministrazione mettendoci la propria credibilità. Per questo chiedo che l’impegno preso con i Cittadini venga prontamente rispettato. In una Città che ha avuto un lascito così ingente e dove tanti operatori culturali dimostrano ogni giorno che la cultura oltre a creare coscienza può anche creare lavoro, la si smetta di perdere altro tempo prezioso. Altrimenti, in assoluta serenità, ma con il giusto senso di responsabilità, ci sia un azzeramento totale dell’attuale Consiglio di Amministrazione Guelpa, che finora non si è purtroppo mostrato all’altezza e che consenta di ripartire speditamente e questa volta col piede giusto.  Fisserò quanto prima una riunione con i Capigruppo e con la Fondazione Guelpa per verificare le irregolarità segnalate dal Consigliere Liore, le modalità della selezione del Segretario della Fondazione e le risorse utilizzate per rappresentanza, consulenze e rimborsi, voci di spesa per le quali credo sia fondamentale la giusta attenzione. Elisabetta Ballurio
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