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SETTIMO TORINESE. E intanto l'ex segretaria del PD fa i campionati di nascondino

La settimese Stefania Rotundo, consigliera comunale ed ex segretaria del PD settimese, ha partecipato alla settima edizione dei Campionati Mondiali di Nascondino (Nascondino World Championship), tenutosi sabato 3 e domenica 4 settembre a Consonno, ex paese dei balocchi, ora paese fantasma a 10 km da Lecco. Stefania ha partecipato con altri quattro amici di Torino e San Raffaele Cimena, Cristina Nataletti, Valentina Cattani, Paolo Martinelli, Marcello Fornaro, formando la squadra dei Nascon-Daino. “Partecipare non è stata una decisione mia, o meglio, è stato un regalo di compleanno di tre miei più cari amici- spiega Rotundo-. La scoperta di questo campionato è stata fatta dal mio amico Marcello, tramite un suo collega di lavoro. Non sapevo bene cosa fosse poi ho visto i video degli anni scorsi è ho capito che era una cosa ben strutturata dai ragazzi di CRTL Magazine, organizzatori della manifestazione, in cui era presente anche la Protezione Civile”. Il Campionato, presentato da Marco Maccarini, si è tenuto a Consonno, paese situato sul monte Brianza celebre per essere entrato a metà del secolo scorso nelle mire imprenditoriali del Conte Mario Bagno che lì creò la sua “Las Vegas della Lombardia”, con un minareto, una pagoda cinese, una balera, un motel e decine di altri luoghi per lo svago della borghesia Lombarda. Una frana nel 1976 rese inagibile la città dei divertimenti pochi anni dopo la sua inaugurazione. Il progetto fallì e ora a Consonno Nascondino World Championship vuole far riscoprire la bellezza della vallata a terrazzamenti con vista sulla pianura circostante, in cui si tiene l’intera manifestazione. Fra il verde del campo di gioco si sono affrontate 64 squadre suddivise in 4 gironi, da cui sono emerse le squadre finaliste e una sola squadra vincitrice della Foglia di Fico d'Oro. I Campionati Mondiali di Nascondino nascono a Bergamo nel 2010 da un’idea di CTRL Magazine. “Ci siamo ritrovati lì è i miei timori sono svaniti- continua Stefania-. Siamo stati lì anche sabato notte, l’organizzazione permetteva di stare nell'area allestita a campeggio e di assistere ad eventi collaterali come il concerto notturno tra i boschi. Per i primi gironi abbiamo scelto, tramite il lancio del bancomat, il colore della maglietta da indossare come squadra. Per mimetizzarci meglio abbiamo preso il beige. Non giocavamo tutti e cinque insieme ma uno alla volta ci recavamo nell’arena per partecipare. Nella prima manche passavano solo le prime venti squadre e siamo riusciti a passare il turno. Ci siamo ritrovati, inaspettatamente, tra le squadre finaliste. Abbiamo dovuto riscegliere un coloro, questa volta il viola- per gusto estetico. Siamo arrivati fino alla fine sempre in posizione alte e ci siamo classificati dodicesimi su sessantacinque! È stata un’esperienza bellissima e, per questo, abbiamo deciso con gli altri che diventerà un appuntamento annuale”.    
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