Perché l’assessore Valerio Marando ha lasciato il suo incarico? La versione trapelata da più parti non lasciava spazio a dubbi: per motivi di lavoro, di troppi impegni, di troppo poco tempo da dedicare all’ente pubblico. Ebbene, la realtà è invece molto diversa. Il motivo è una “rottura” con il resto della maggioranza causato dai metodi di lavoro e dalle pressioni all’interno della maggioranza stessa. A spiegarlo è lo stesso Marando nella lettera di dimissioni depositata in Comune lo scorso 13 luglio. “Sebbene molto sofferta - scrive l’ormai ex assessore nella lettera protocollata in municipio - sono convinto che questa sia la scelta corretta. Sicuramente non sono esente da responsabilità proprie, ma il metodo di lavoro con il quale si sta portando avanti l’attività amministrativa, l’approccio alle questioni alle quali siamo chiamati a confrontarci ogni giorni, le pressioni e le prevaricazioni da parte di qualche consigliere hanno provocato una rottura, un punto di non ritorno”. Parole sicuramente forti. Ma non è tutto: “Meglio cambiare qualcosa prima che i rapporti degenerino irreparabilmente - continua Marando -. Per la mia integrità morale ed intellettuale, questo è il momento di dire No, sperando che questo No sia di insegnamento a qualcuno che mette l’orgoglio personale davanti agli interessi della collettività”. Un passaggio, infine, Marando lo fa anche sulle aspettative che si erano create dopo la vittoria alle elezioni: “Avevo riposto in questa nuova amministrazione la speranza che i cittadini Gassinesi, i loro problemi, le loro esigenze, le loro necessità […] tornassero ad essere al centro dell’attenzione, dell’attività e soprattutto del rispetto delle Istituzioni di cui facciamo parte, ma questo solo in parte è stato messo in pratica”. La lettera si chiude poi con un ringraziamento agli uffici, ai funzionari e un augurio di buon lavoro all’amministrazione e al “successore” Carlo Pignatta. Tutte motivazioni, quelle sopra citate, che raccontano una realtà molto diversa da come la si vuole far passare: all’interno della maggioranza le tensioni sono tutt’altro che sopite. L’immagine giusta, se dovessimo fare un paragone, è quella di una pentola a pressione che da un giorno all’altro potrebbe scoppiare. Valerio Marando, infatti, ha lasciato l’incarico. Ma è molto probabile che altri membri della maggioranza (Giuseppina Grosso su tutti) condividano il suo profondo malcontento per la gestione di Paolo Cugini e dei suoi “fedelissimi”. Basterà la “promozione” di Pignatta a vicesindaco per calmare gli animi? Sicuramente il diretto interessato (Pignatta, per l’appunto) ha già dimostrato di voler gettare grosse secchiate d’acqua sul fuoco: è stato lui, nella recente intervista pubblicata da La Voce, a dire che Marando ha lasciato per motivi di lavoro…
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