Era una delle concorrenti più giovani. Appena 15 anni, ma una bellezza e un’eleganza che non sono passate inosservate agli occhi della giuria.Ha vinto lei, sbaragliando tutte le altre pretendenti. È stata incoronata “Miss Il Portale”: un premio tutto sanmaurese che magari per molte ragazze significherà poco, ma che per Greta Malengo, nata e cresciuta a San Mauro, ha un valore speciale. La corona di miss, però, non è che un primo passo: la giovanissima ragazza sogna in grande e ha ambizioni che vanno ben oltre i confini sanmauresi, torinesi e persino nazionali. Greta Malengo sogna Hollywood e studia per arrivarci il prima possibile. Ha concluso a giugno il primo anno del Liceo Teatro Nuovo di Torino, con ottimi risultati peraltro. “Ho finito con la media dell’8, sono molto contenta. Lì studio teatro e danza, ma l’indirizzo è soprattutto teatrale”. Ti piacerebbe fare quello nella vita? “Sì, amo il teatro. Mi piace tantissimo anche il cinema. Mi piacerebbe lavorare in televisione, recitare in qualche film”. Hai già esperienze in questo campo? “Non ancora. Ma quest’anno sono stata selezionata da un regista di Parigi, Andrea Dosio, per recitare nello spettacolo teatrale “Il Piccolo Principe” andato in scena al teatro Erba”. Che ruolo interpretavi? “Facevo la parte della rosa, dovevo catturare l’attenzione del principe e farlo innamorare di me. Cantavo e ballavo con lui”. Ah, quindi canti anche? “Sì, da quando ho iniziato il liceo faccio anche lezione di canto”. Il regista ti ha detto perché ha scelto proprio te? “Perché ha detto che assomigliavo molto al personaggio che lui aveva in mente in quel ruolo, sia come aspetto fisico che come capacità. Ho fatto due provini in cui ho cantato, recitato e ballato, dopodiché sono stata scelta”. Da quanto tempo fai danza? “Da quando avevo 5 anni. Ho iniziato facendo danza jazz, poi ho fatto anche classica e qualche anno di hip hop. Ma la mia preferita rimane la danza jazz”. Andavi a lezione in una scuola di San Mauro? “Sì, in quella che una volta si chiamava J-Shox”. Quanto tempo di porta via la scuola? “Parecchio, sono lì tutti i giorni dalle 8,15 alle 17”. Quindi a San Mauro non trascorri molto tempo… “No, sono quasi sempre a Torino”. Ma San Mauro ti piace come città? Ti ci trovi bene? “Piacermi mi piace. Solo che c’è troppo poco per i giovani. La sera mi capita di uscire qui a San Mauro, soprattutto con i miei amici più intimi. Ma tutto quello che possono fare i ragazzi qui è stare tutta la sera seduti su una panchina. Non è il massimo…”. Cosa servirebbe? “Ci vorrebbero dei locali, dei punti di aggregazione, qualcosa che resti aperto la sera”. Il tuo futuro lo vedi a San Mauro o lontano da qui? “Sicuramente sono legata emotivamente a San Mauro, ma non escludo la possibilità di trasferirmi altrove una volta finita la quinta”. Dove ti piacerebbe andare? “Magari a Londra. Lì ci sono molte accademie di cinema e da lì c’è la possibilità di arrivare direttamente a Hollywood”. Ah, si punta in alto… “Eh, sì (ride, ndr)”. Un attore con cui ti piacerebbe poter recitare? “Beh, Leonardo Di Caprio. Ma non so se ne avrò mai la possibilità…” Con l’inglese come te la cavi? “Abbastanza bene, mi piace molto come lingua”. Allora hai qualche chance! In che genere di film vorresti recitare? “Non ho preferenze particolari. Potrei fare dall’horror ai film romantici, non escludo nulla. Anche perché mi piace fare nuove esperienze, provare cose diverse”. Dove ti vedi tra 10 anni, quando ne avrai 25? “All’interno di qualche compagnia teatrale importante. Oppure in televisione, a recitare in qualche film o a condurre qualche trasmissione”. Bisogna dire che hai le idee molto chiare, nonostante l’età. Hai altri sogni, altre passioni? “Il mio sogno più grande è sempre stato quello di diventare una fotomodella. Il che comunque non escluderebbe la carriera da attrice (ride di nuovo, ndr)”. Il mondo della moda ti piace? “Sì, e mi piacerebbe farne parte. Anche se so che c’è molta invidia. Già nelle sfilate che ho fatto fino ad oggi, mi è capitato spesso di trovare ragazze che preferiscono starsene sulle loro, che si atteggiano molto”. E delle modelle quasi anoressiche che ne pensi? “Non mi piacciono. Trovo molto più belli i fisici con le forme. Una modella dev’essere prima di tutto una bella ragazza, non può fare fatica a stare in piedi. Non è certo quello il modello a cui mi ispiro”. Se ci fosse qualcuno interessato a vederti recitare, dove può vederti all’opera? “Da settembre riprenderemo il Piccolo Principe. E poi il prossimo anno scolastico faremo anche il musical Grease”. Torniamo per un attimo alle sfilate. Cos’hai provato a vincere un concorso come “Miss Il Portale” nella “tua” San Mauro? “Non me l’aspettavo, prima di tutto. Speravo di vincere qualche premio minore, non certo il primo. È stato molto emozionante, anche sentire il tifo che c’era per me”. Cosa ti passa per la testa quando sali in passarella? Ansia, paura, voglia di stupire? “Essenzialmente cerco di far vedere quello che so fare, non provo ansia. Magari un po’ di tensione all’inizio, ma paura no. Non bisogna aver paura di nessuno (sorride, ndr)”.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.