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IVREA. Migranti, il 70 per cento ottiene la licenzia media

Dei 750 migranti ospitati attualmente in tutto il Canavese, l’80 per cento ha partecipato ai corsi (a cui in teoria, per legge, dovrebbero iscriversi tutti) organizzati dal Cpia (Centro Provinciale Istruzione Adulti). L’offerta dell’ente, più in generale è rivolta a tutti gli adulti affinché possano acquisire competenze di lingua italiana di base  e conseguire il diploma statale di licenzia media. Hanno partecipato al corso nell’anno 2015/2016, quindi, non solo richiedenti asilo, ma anche  stranieri residenti e carcerati “Ai corsi per arrivare alla licenza media - spiega la direttrice Anna Boggio - solo una metà sono rifugiati mentre sono il 90 per cento di loro frequenta il corso per l’alfabetizzazione, e del 28 per cento si sono perse le tracce durante il passare dei mesi”. I dati dicono, riguardo alla licenza media, che si sono contati 133 iscritti nel primo quadrimestre, arrivati a 211 nel secondo quadrimestre, tra le sedi dei corsi svolti a Ivrea, Rivarolo, Valperga e Ciriè. Di questi 146 sono stati ammessi, 11 non ce l’hanno fatta. In quanto all’alfabetizzazione si sono contati 642 iscritti al secondo quadrimestre ed il 28 per cento di loro ha rinunciato. Non è rado trovare, tra l’altro, nomi diversi da un mese all’altro visto che nel frattempo arrivano le carte d’identità e anche all’aspetto burocratico il Cpia cerca di sopperire al meglio. “Facciamo del nostro meglio - spiegano Boggio e Paola Orlarey, direttrice del centro di Ivrea - ma dobbiamo far fronte ad alcune difficoltà. Lo Stato fornisce il personale e i comuni le sedi. Riguardo al primo aspetto l’anno scorso eravamo in trenta, quest’anno abbiamo richiesto aumento di almeno dieci insegnanti per tutto il centro, da Ivrea fino a Chivasso e Settimo Torinese e speriamo che ce li diano. Riguardo alle sedi a Ivrea abbiamo trovato disponibilità, ci sono stati forniti locali in via Dora Baltea. Ma in altri casi sono situazioni di fortuna”. A Castellamonte è la Parrocchia mentre a Valperga si è reso disponibile il Ciac. A Ciriè il comune si fa carico si fare i corsi che confluiscono su Ivrea e Valperga per dare l’esame ma il numero di ore erogate, presso la scuola media, è relativamente modesto. “Per questo - sottolinea Boggio - è necessario sensibilizzare le amministrazioni comunali”. I corsi del Cpia, per altro, si dovrebbero integrare ai corsi delle cooperative. “Su queste, però - osserva Boggio -, il comune non ha piena visibilità, abbiamo il sentore che alcune abbia seguito in maniera scrupolosa i dettami, altre in maniera un po’ più “flessibile”. E’ attraverso queste attività che il percorso di integrazione che fa dei passi avanti perché è ovvio che la conoscenza della lingua è la base per fare qualunque tipo di ragionamento”.
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