A Rivarolo sembra d’essere tornati ai tempi della signorina Rottermeier. Dal prossimo anno scolastico, in tutte le scuole primarie (una volta dicevasi elementari) tutti i bambini dovranno indossare un grembiulino. Colore blu scuro. Uguale per tutti. Dovranno uniformarsi gli allievi di Rivarolo, Argentera, di Bosconero. Tutti i plessi che rientrano nel circolo didattico. “Una scelta del consiglio di istituto - spiega brevemente il dirigente Alberto Focilla -, il quale ha cercato di regolamentare alcune scelte che venivano già fatte in passato ma in maniera un po’ più libera. Adesso si richiede che tutti lo utilizzino, e non solo alcuni, come strumento di ordine”. Non che ci vogliamo immaginiamo Rivarolo come una Summerhill canavesana, dal nome della scuola modello degli anni ’20 di Alexander Neill che metteva al sommo centro dell’educazione la libertà individuale e l’autodeterminazione, ma un ritorno così indietro nel passato, a quaranta, cinquant’anni fa, ha già scaturito, come c’era da aspettarselo, l’indignazione di diversi genitori. Non foss’altro che la decisione, tanto per cominciare, sarebbe stata assunta solo pochissimi giorni fa a scuole chiuse e resa nota alle famiglie con un comunicato affisso nei singoli plessi. Le vacanze, insomma, sono appena iniziate, ma non si può far a meno di arrabbiarsi pensando già al prossimo anno scolastico. Molti alunni usavano già il grembiule ma magari di un colore diverso, mentre la scuola da settembre sarà tassativa: non si accettano varianti. Nei giorni scorsi è anche comparso un commento sul portale on line “Tecnica della Scuola” a firma di Reginaldo Palermo, ex dirigente scolastico di Pavone dal ricco curriculum. “Come ogni delibera adottata da un organo collegiale - avvisa Palermo - anche questa può eventualmente essere impugnata presso il Tar competente, ma francamente sarebbe paradossale se si dovesse adire le vie legali per un problemino del genere.Piuttosto c'è da considerare un dato molto semplice e banale: come si farà a garantire che la regola imposta dal consiglio di istituto venga rispettata? Come ci si regolerà nei confronti dei bambini che si presenteranno in classe con un grembiule nero, azzurro o verde? Verranno rimandati a casa? Certamente no.La morale è ovvia: quando si deliberano regole di comportamento bisogna essere sicuri di poterle far rispettare, altrimenti è meglio lasciar perdere e non avventurarsi in inutili contenziosi con famiglie e studenti. Si rischia di fare pessime figure e di alimentare la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni”.
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