Non c’è stato un chiarimento limpido. Il gruppo “Nuove Energie”, che si è formato di punto in bianco all’interno della maggioranza, non ha dato vere e proprie spiegazioni. Tirato per la giacchetta, dalla richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale sulla questione, presentata più di una settimana fa dalla minoranza, si è limitato a dare lettura, per voce del suo capogruppo, Andrea Ceccarello, di una comunicazione, depositata agli atti. Poche righe con cui non si dice praticamente nulla ma, con un colpo al cerchio ed uno al botte, cerca maldestramente di mettere un punto al peso politico di un atto di cui, forse, i quattro componenti (il vicesindaco e presidente del consiglio comunale Gianfranco Cobetto, l’assessore Irene Ferrero e i due consiglieri Andrea Ceccarello e Roberto Paonessa) non si sono resi ben conto. Cobetto, addirittura, si è riparato dietro il suo ruolo istituzionale, limitandosi a passare il microfono e a richiamare il regolamento, ma non è riuscito a prendere certo per i fondelli chi conosce quanto lui sia prolisso. Ferrero non ha spiaccicato una parola. Questa la dichiarazione letta da Ceccarello, alzandosi in piedi di fronte al pubblico piuttosto numeroso che si è presentato venerdì sera alle 20,30 per assistere ad una seduta durata un lampo, una mezz’ora: “Chi vede una crisi di maggioranza - ha cercato di smentire -, è in errore. Il gruppo è nato con intento propositivo e di stimolo. Lavorerà in sintonia con gli altri. La formazione è avvenuta nel pieno rispetto del regolamento per il funzionamento del consiglio”. Ha aggiunto una considerazione personale portando l’esempio di una famiglia dove “spesso magari un padre può avere da ridire con il figlio ma non per questo la famiglia deve essere in crisi, può darsi che ci siano visioni diverse. Se a parlare col padre è un figlio maggiorenne si riesce ad instaurare un dialogo alla pari, invece che con un minorenne, rapporto nel quale un padre ha la predominanza”. Che ci sia qualche attrito, quindi, Ceccarello, per quanto velatamente, lo ha ammesso. Ma nessuno ha avuto il coraggio, o il rispetto che dir si voglia, si spiegare come stanno le cose alla popolazione. Tanto che il capogruppo di minoranza Pino Andriolo ha cercato di mettere sul tavolo i sintomi palpabilissimi: “la restrittiva interpretazione del dibattito di questa sera non soddisfa la nostra richiesta. Non siamo di fronte ad un atto di leggerezza. La dichiarazione di Ceccarello, meditata e con i crismi dell’ufficialità, pone una questione politica. Abbiamo preso atto in maniera chiara, questa sera, del fatto che comunque si è aperto un problema politico. Mi chiedo se questo gruppo, il quale dice di voler fare da stimolo, lo farà nelle sedi istituzionali, posto che da due anni le commissioni non vengono convocate (e forse oggi abbiamo capito il perché).Anche perché poche settimane fa avete approvato un Dup (noi no, abbiamo votato contro), un bilancio pluriennale, pochi investimenti perché poche sono le risorse ma rispetto ai quali c’era unità nella maggioranza.Noi assistiamo oggi ad un gioco politico incentrato su chi vince e chi perde. Questo è sbagliato e questa situazione lo dimostra ed è sintomo di un deficit perché se ci fosse un confronto più aperto, chiaro, lineare, nessuno si sentirebbe ricattabile. La nostra non è una richiesta propagandistica, ma è situazione che, a due anni dalle elezioni, va spiegata”. E il Sindaco? Alessandro Perenchio ha dato prova, venerdì sera, di trasparenza e correttezza. Non ha nascosto l’amarezza per il gesto. Ha confermato di non voler togliere le deleghe. Ma ha ammesso che, di fronte ad uno sgambetto del genere, non starà con le mani in mano. “Aldilà delle perplessità per questa scelta, e per come mi è stata recapitata (con una mail ndr) - ha dichiarato - devo fare due considerazioni: o è una scelta che non ha tenuto conto del peso politico che poteva avere oppure è stata una scelta che poneva dei dubbi, che il sindaco, per esempio, avesse fatto qualche stupidaggine, o infine che tendesse ad aumentare il peso politico di questo gruppo.Io non ho problemi a confrontarmi, forse abbiamo sbagliato a non valorizzare troppo alcune cose ma abbiamo scelto sempre democraticamente. Rispetto la scelta ma devo anche fare delle valutazioni sul lavoro svolto e su quello che intendiamo fare da oggi in avanti perché si sa che il sindaco gli incarichi che dà li deve programmare e valutare. Forse abbiamo lavorato tanto lasciando meno spazio al confronto ma visto che anche la minoranza ha avuto la voglia di fare chiarezza e viste le dichiarazioni del gruppo Nuove Energie, lavoreremo in modo più aperto se ritenete fosse chiuso, rivedremo le commissioni anche con la minoranza ed a questo punto andrò a controllare quello che si sta facendo”. “Accetto che sia stata una leggerezza ma non penso - ha concluso - di essere una persona ricattabile e non accetterei un compromesso”.
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