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EPOREDIESE. Sindaci ai funerali di Buonanno, il ricordo di Colacicco

EPOREDIESE. Sindaci ai funerali di Buonanno, il ricordo di Colacicco

Gianluca Buonanno

nche Sindaci e amministratori del Canavese hanno partecipato martedì scorso ai funerali dell’onorevole Gianluca Buonanno, mancato la settimana scorsa in un incidente stradale. A Bornasco di Serra Valle Sesia. C’erano i sindaci di Piverone e Burolo, il consigliere di minoranza Elvio Gambone di Ivrea ma anche il leghista Alessandro Giglio Vigna e l’ex sindaco di Borgofranco Fausto Francisca. Oltre a loro, naturalmente, Graziano Colacicco, il giovane felettese che in questo anno è stato assistente di Buonanno al Parlamento Europeo. Sentito è il ricordo. Colacicco era stato proprio a stretto contatto e “ahimè - dice - ho dovuto salutarlo come mai avrei pensato”. Lo conosceva da quando era diventato deputato europeo quindi dal giugno 2014. Al suo fianco, in modo vero e proprio, però, aveva lavorato da un anno e ufficialmente da gennaio. Colacicco e Buonanno”E’ stato un deputato molto serio - sottolinea Colacicco -, quando c’era una problematica si è sempre speso in maniera non solo goliardica come sempre faceva nei video ma nel merito e nell’interesse della nazione, a volte esaltando comunque la sua spontaneità. Era una delle persone più divertenti e simpatiche che abbia mai conosciuto nella mia vita, ho passato momenti che con le sue battute mi veniva il mal di pancia dal ridere. Una persona davvero con la quale si stava volentieri insieme. E al tempo stesso, da sindaco, oggi abbiamo vissuto la prova del nove, di quanto bene ha fatto alla sua comunità, alla sua gente, all’intera Val Sesia che amava più di ogni altra cosa. Un modello di sindaco da seguire per l’impegno, la caparbietà di arrivare a raggiungere gli obiettivi. Quando ha compiuto 50 anni il 15 maggio gli ho scritto un messaggio per fargli gli auguri. Da amministratore e da  politico è un esempio per molti, sempre onesto e caparbio, credeva in quello che diceva. E la cosa che mi ha più stupito di ogni altra cosa è che lui aveva due cellulari, di questi uno era privato e l’altro per i cittadini al quale lui rispondeva in qualunque momento, anche se era stanco, anche mentre era in aula che votava”.
 
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