Saranno insieme. Maggioranza e minoranza. In una sola lista. La stretta di mano ufficiale è arrivata in settimana dopo alcuni incontri che si stavano susseguendo ormai da mesi. Il vicesindaco Pier Luigi Terzi, da un anno e mezzo nel ruolo di reggente (da quando il primo cittadino Renzo Zucca ha appeso la fascia tricolore al chiodo, lasciando tutti sbigottiti e spaesati) ha presentato la proposta verso la fine dell'anno, annunciata tra l'altro da atteggiamenti decisamente più morbidi nei confronti della minoranza rispetto ai muri alzati fino all'estate scorsa, tra discussioni riguardanti le opere pubbliche piuttosto che la tari. E il capogruppo dell'opposizione, Ernesto Barlese, non ci ha pensato troppo su. Ha accolto l'invito a nozze. Sono due le ragioni alla base della decisione di deporre le armi e vivere tutti felici e contenti. Innanzitutto il buon senso, perché in un paesino come Quagliuzzo, di 335 abitanti circa, presentare due liste o più è decisamente un eccesso, tanto è vero che i personaggi che si trovano negli uffici comunali, in questi casi, sono poi sempre gli stessi, oppure vengono candidati cugini o padri e figli, come è accaduto in questa tornata con le famiglie Bocca e Barda (i figli in consiglio e i padri in giunta), una situazione decisamente bizzarra per quante se ne siano viste, appunto, nei paesini. La seconda ragione è, di conseguenza, anche "logistica": difficile trovare le persone, col rischio di doversi rivolgere a "gente esterna". Le risorse sono poche, povere anche le discussioni che si possono portare avanti sulle direzioni da prendere. Se si aggiunge un'organizzazione dei ruolo che possa andare bene a tutti, non restano altri motivi per cui non allearsi. L'accordo, dunque, è questo: Terzi, guiderà la lista come candidato alla carica di sindaco. A Barlese spetterà il ruolo di vicesindaco. In quanto ai componenti, saranno presenti volti dell'uno e dell'altro gruppo e, probabilmente, qualche volto nuovo. Tanto Terzi quanto Barlese sono decisi a portare avanti il progetto dell'Unione dei Comuni per cercare di razionalizzare i servizi senza aumentare la tassazione, che sarà la priorità, volenti e nolenti, con i chiari di luna del governo, dei prossimi cinque anni.
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