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LANZO. Il corvo colpisce ancora. Indagine sui veterinari

LANZO. Il corvo colpisce ancora. Indagine sui veterinari

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Sarà anche solo stata una email anonima, ma essendo giunta all’indirizzo di posta elettronica del Procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando, è del tutto evidente che non sarebbe potuta passare inosservata.

Si dice, in buona sintesi, che alcuni veterinari dell’Asl To4 (di cui si fa il nome e pure il cognome), avrebbero il vizio di timbrare nel posto più vicino a casa (Borgaro, Caselle e Ciriè) anzichè all’ospedale di Lanzo, che è la loro sede di lavoro. Così facendo risparmiando un sacco di minuti e ore, che diventano, straordinari lavorativi pagati e giorni di ferie. 

Intendiamoci. Non che non si possa fare, ma ci vuole una giustificazione e c’è da giurarci che non ce ne saranno a sufficienza.

Sulla questione è già stato aperto un fasciolo d’indagine e anche la direzione dell’Asl To 4 ha deciso di volerne sapere di più. “Lunedì scorso - ha subito dichiarato il direttore Ardissone - abbiamo trasmesso questa segnalazione al nucleo ispettivo interno dell’azienda e abbiamo indicato in trenta giorni il tempo entro il quale dovrà esprimere la propria valutazione. Se il contenuto della segnalazione sarà confermato, avremo il dovere di intervenire e lo faremo”. 

Di sicuro c’è che questa non è la prima denuncia anonima arrivata sul tavolo della Procura in questi anni. 

Ancora fresca di stampa la lettera (corredata con tanto di fotografia dell’auto di servizio) che ha messo nei guai il direttore dello Spresal, Lauro Reviglione, oggi indagato di peculato. Difeso dall’avvocato Luca Fiore ha già sostenuto in più sedi di aver trattenuto l’auto, in qualche occasione, per evitare doppi spostamenti e risparmiare quindi del tempo. E se fosse vero, anche questo è sicuramente un caso su cui si dovrà riflettere....

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